Sciopero 17 novembre, disagi in tutta la Toscana

Traffico bloccato a Firenze per la manifestazione regionale. Adesione media allo sciopero: 77%. Nel capoluogo toscano i lavoratori di Autolinee Toscane incrociano le braccia anche dalle 17 ale 21

Firenze, 17 novembre 2023 – Poca gente in attesa alle fermate, ma traffico bloccato e disagi questa mattina nei capoluoghi di provincia toscani, soprattutto a Firenze, per almeno tre ordini di motivi: visto lo sciopero, molti si sono spostati con i mezzi privati, la chiusura del centro per la manifestazione regionale di Cgil e Uil, proprio dal lato via Santa Caterina d'Alessandria, all'incrocio con viale Lavagnini, non lontano, terzo motivo, dai cantieri della tramvia in zona piazza Libertà.

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Un momento della manifestazione di Firenze
Un momento della manifestazione di Firenze

Momento più critico per il traffico quello tra le otto e le nove di mattina, con code che dai viali di circonvallazione sono arrivate fino alla zona di piazza Tanucci.

Secondo i sindacati, sono stati 50mila i partecipanti alla manifestazione regionale di Firenze - 8mila per la questura - e alta l'adesione allo sciopero in tutta la Toscana, con una media del 77%, soprattutto tra i portuali di Livorno, per i quali lo sciopero era di otto ore (per i trasporti, invece, con la precettazione del ministro Salvini si sono ridotte a quattro, concentrate nella mattinata). Diversi i treni cancellati tra le 9 e le 13 per sciopero, come quelli sulle tratte Arezzo-Prato e Castelnuovo-Pisa. Disagi anche negli altri settori, dagli uffici pubblici alle scuole alla sanità.

A Firenze, lo sciopero dei trasporti non è terminato alle 13. A causa dello sciopero aziendale proclamato in Autolinee Toscane, infatti, solo per il servizio urbano fiorentino non sarà garantito il servizio neanche dalle 17 alle 21. Per questo sono possibili ulteriori disagi alla circolazione dal tardo pomeriggio.

Alla manifestazione di Cgil e Uil Toscana hanno partecipato rappresentanti degli studenti e, tra i vari esponenti politici e delle istituzioni, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il suo predecessore Enrico Rossi, le assessore regionali Alessandra Nardini e Serena Spinelli, l'assessora Sara Funaro, il presidente del Consiglio comunale Luca Milani, la deputata Pd Laura Boldrini, il segretario del Pd toscano Emiliano Fossi e il sindaco di Firenze Dario Nardella.

Dal palco allestito in piazza Santissima Annunziata Francesca Re David, segretaria nazionale della Cgil, nel comizio conclusivo ha ricordato che «scioperiamo contro una manovra che è per pochi e impoverisce tanti», e ha anche risposto alle polemiche dopo la precettazione del ministro Matteo Salvini: «La storia ce lo dimostra: in questo paese il movimento delle lavoratrici e dei lavoratori ha difeso la democrazia. Al codice Rocco non torniamo, noi siamo quelli che hanno liberato questo paese e lo hanno sempre difeso».

«Ho deciso di partecipare a quella che è stata un'iniziativa davvero senza precedenti per partecipazione, nel momento in cui, al di là del merito della manifestazione che condividevo, veniva messo in discussione la stessa natura del diritto allo sciopero, del diritto all'espressione sindacale – ha commentato il presidente della Regione Toscana, Giani Quando c'è un sindacato che protesta e motiva la protesta da parte delle istituzioni non ci si può permettere di fare battute sul fatto che le manifestazioni si fanno di venerdì, indicando che così si allunga il fine settimana. Mi sono sentito molto turbato da questo approccio verso una legittima manifestazione sindacale e sono andato lì - ha concluso - per difendere il diritto di sciopero e di libertà sindacale».