LUIGI CAROPPO
Cronaca
Editoriale

Sanità pubblica, mobilitazione contro la crisi

Medici in corsia (Getty Images)

Medici in corsia (Getty Images)

Firenze, 1 ottobre 2023 - Un passo avanti cerchiamo di farlo, non costa niente: non continuiamo a dire che siamo di fronte all’ennesima emergenza quando si parla di sanità pubblica. Diciamo che siamo di fronte ad una crisi, ed anche particolarmente profonda. Ci preoccupa lo spread che torna prepotentemente a spaziare negli incubi di chi ha il mutuo? Certo. Allo stesso modo preoccupiamoci di un sistema che giorno dopo giorno, per diversi motivi, sta affondando. E chi ne fa le spese non sono tutti i cittadini, ma solo quelli che hanno di meno. Meno soldi in primis. E sono spesso quelli che avrebbero invece bisogno di più e non di meno. E poi ci sono i fragili, i nostri anziani e i nostri disabili. Il sistema sanitario nazionale è in crisi, enorme. E il sistema precario si riflette sui territori, dalle Regioni ai piccoli centri. La Grande sanità, quella dei primari super specializzati, regge perché ci sono donne e uomini votati al pubblico, che hanno fatto una scelta ‘politica’ per la loro professione: lavorare per tutti, mettere a disposizione le loro grandi competenze senza limiti.

Tutti i medici sono tentati di mollare il pubblico per scegliere stipendi più alti e meno stress nel settore privato. Se non lo fanno li dobbiamo ringraziare. Chi lo fa ha grandi giustificazioni e va capito. Infermieri e operatori socio sanitari, stesso copione: stress, pochi soldi nello stipendio, maggiori responsabilità. Stessa tentazione di fuga. I tempi degli esami diagnostici rispettano spesso le normative e il buonsenso solo quando si parla di urgenze, altrimenti l’odissea è dietro l’angolo. Bisogna porre la sanità pubblica in primo piano: lo diciamo al governo centrale, a tutti i partiti, alle istituzioni amministrative sui territori. Non c’è spazio per le polemiche o per dire che la colpa è di quello o dell’altro. C’è bisogno di intervenire per salvare un modello di sanità. Vi preoccupate dello spread? Preoccupatevi allo stesso modo se un’ecografia viene rimandata sine die o se i camici bianchi se ne vanno.