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Ci sono i gruccioni: stop ai cantieri sull'Arno

La presenza di una nutrita colonia della specie migratoria avvistata dai tecnici del Consorzio fa scattare l'altola'

stefani

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Arezzo, 16 luglio 2025 –  Completati gli interventi di ripristino della sezione di deflusso dell'Arno, nei tratti casentinesi di San Paolo, Orgi e Terrossola — nei Comuni di Castel San Niccolò, Poppi e Bibbiena —, le macchine del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno erano pronte a spostamento a valle dell'abitato di Ponte a Poppi, dove il fiume presenta una vistasa erosione della sponda sinistra.

Ma, inaspettatamente, l'ultima tranche di manutenzioni programmate sul fiume ha subito uno stop. Nessun imprevisto tecnico: a bloccare temporaneamente l'intervento è stata la scoperta di una vivace colonia di gruccioni (Merops apiaster), coloratissimi uccelli migratori protetti che, proprio in quel tratto, hanno trovato un habitat ideale per nidificare.

Durante l'ultimo sopralluogo, effettuato prima dell'avvio dei lavori, i tecnici del Consorzio si sono infatti imbattuti in decine di nidi scavati nella scarpata sabbiosa erosa. In seguito al ritrovamento, l'Ente ha immediatamente coinvolto l'ornitologo Davide Ridente, che ha avviato un approfondito monitoraggio.

“In corrispondenza dell'area di intervento è stata rilevata la presenza di una numerosa colonia di gruccioni, specie gregaria che depone le uova tra la metà di maggio e la fine di giugno”, spiega il dottor Ridente. "Abbiamo individuato circa sessanta nidi, profondi fino a tre metri, in gran parte attivi. Sono stati inoltre osservati almeno 15 individui impegnati nella cura della prole".

Per tutelare la nidificazione, il Consorzio ha quindi deciso di rinviare l'inizio dei lavori dopo il 20 agosto, consentendo così a tutti i piccoli di involarsi e lasciare in sicurezza il sito.

“L'intervento, inserito nel piano delle attività 2025, prevede il taglio selettivo della vegetazione arborea, lo sfalcio della componente erbaceo-arbustiva e la riprofilatura della sponda sinistra dell'Arno, proprio in corrispondenza della scarpata dove si è insediata la colonia”, spiega l'ingegner Enrico Righeschi, del settore Difesa Idrogeologica e referente per l'area Casentinese. “Abbiamo subito fermato il cantiere: uno stop temporaneo che non compromette la sicurezza idraulica del territorio, poiché i lavori saranno comunque conclusi entro i primi giorni di settembre, prima quindi delle piogge autunnali e dell'innalzamento dei livelli del fiume”.

"Anche in questo caso — sottolinea la Presidente Serena Stefani — il Consorzio ha scelto di coniugare la prevenzione del rischio idraulico con la tutela della biodiversità: riteniamo che questa sia la strada maestra per una gestione sostenibile del territorio. La direzione è stata tracciata con chiarezza anche dalle linee guida per la protezione dell'avifauna durante la manutenzione dei corsi d'acqua, fissate dal protocollo sottoscritto da LIPU con ANBI, l'Associazione nazionale dei Consorzi di Bonifica e Irrigazione a cui aderisce anche l'Alto Valdarno”.