Pisa, 1 settembre 2023 – “É imputabile”. La perizia, depositata dai professori Renato Ariatti e Stefano Ferracuti, consulenti del giudice per le indagini preliminari di Pisa, e notificata alle parti ieri mattina, arriva alla conclusione che Gianluca Paul Seung (che abita a Torre del Lago), accusato di aver ucciso la psichiatra Barbara Capovani ad aprile scorso, è "capace di intendere e di volere" e quindi processabile.
Una tesi che sarà discussa l’11 settembre, in sede di incidente probatorio, durante il quale il perito della difesa, il professor Alessandro Meluzzi, potrà controbattere.
A confermare la notizia è la difesa stessa dell’indagato che si trova ora in carcere a Livorno, l’avvocato Andrea Pieri. Il collega Gabriele Parrini, aggiunge: "Non si è giunti ancora alla prova della sua colpevolezza. Parleremo con il nostro consulente, il professor Meluzzi, per capire se ci sono criticità da sottolineare".
Seung, hanno scritto i due psichiatri universitari, "è uno psicopatico con disturbo di personalità paranoideo ma pienamente imputabile". L’analisi (molto accurata, quasi 100 pagine) è stata scritta sulla base degli atti, visto che il giovane si è rifiutato per due volte di essere visitato.
Durante l’ultimo tentativo ha spiegato anche le sue motivazioni: "Non mi sottoporrò a perizia fino a quando non emergerà la prova della mia colpevolezza".
Ma la gip ha disposto che la procedura proseguisse sulle carte. Tra le osservazioni dei due esperti: "(Seung, ndr ) può andare incontro a decomposizioni di tipo delirante ma ha una personalità psicopatica e manipolatoria" pur non essendoci "uno scompenso psicotico" che possa impedirgli "di partecipare al processo".
Sotto la notizia diffusa sui siti, molti i commenti lapidari dei cittadini: "Adesso, l’ergastolo".
Un’anticipazione della perizia chiosata anche dal vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi, primo firmatario di una proposta di legge su questo tema. "Sono felice che Seung sia imputabile – dice –. Ho sempre pensato che non fosse matto ma uno psicopatico assassino che deve pagare per il suo crimine e confido ché la mia proposta di legge di modifica degli articoli 88 e 89 del codice penale, che disciplinano l’infermità e la seminfermità mentale, possa essere approvata".
Proseguono, intanto, gli accertamenti sul materiale sequestrato nella casa del 35enne, dopo il suo arresto, e sulle famose scarpe rosse ritrovate in un container in partenza per l’Africa. Per gli investigatori sarebbero state indossate dallo ’sciamano’ il giorno del delitto e poi gettate in un contenitore per il riciclo degli abiti dopo l’aggressione in ospedale alla dottoressa, presa a sprangate (l’arma mai ritrovata).
«Lo abbiamo sostenuto fin dall’inizio", racconta l’ex direttore del Dipartimento salute mentale dell’Asl Toscana Nord Ovest, Roberto Sarlo, che conosceva personalmente Capovani. "Il carcere dovrà evolversi per ospitare persone che hanno questi disturbi di personalità, persone pericolose che non possono stare né in Rems, né nei reparti psichiatrici degli ospedali".