Prodi: "Faccio il vaccino e pagherei la patrimoniale"

L'ex premier in un'intervista svela piena fiducia nel farmaco ("Ho visto la poliomielite") e si dice pronto alla tassa: "Anche se chi la prospetta viene sempre tacciato di comunismo"

Prodi

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Roma, 19 gennaio 2021 - Saro' un inguaribile ingenuo ma sono certo che il vaccino vince. Avremo paura per altri cento giorni, ma la fine dell'incubo e' li', la vedo". Romano Prodi, in una intervista a tutto campo con Avvenire, racconta il suo rapporto con la vaccinazione. "Mi vaccinero' con totale fiducia. Appena possibile. Posso ancora testimoniare le tragedie della poliomielite per capire quanto sia grandioso il vaccino. Ho fatto l'anti herpes, il pneumococco. Da trent'anni faccio l'anti-influenzale...".

Poi il professore indica a Conte e al governo un obiettivo: "Abbiamo l'occasione per aggiustare almeno un po' le insopportabili disuguaglianze che il Covid ha ampliato. E a chi governa tocchera' il compito di mettere le cose a posto pensando che chi piu' ha piu' deve contribuire.Patrimoniale? Purtroppo viviamo in un Paese in cui da qualche anno qualsiasi proposta che porti a una meno iniqua distribuzione dei reddito, si tratti di fisco o di patrimoniale, viene accusata di comunismo. Io pero' sarei pronto a pagare".

"Non e' il momento della rottura, e' il momento della continuita'. E ogni alternativa a Conte ci metterebbe in una condizione di difficolta'".continua  Romano Prodi crede e scommette sulla necessita' della continuita' del governo guidato da Giuseppe Conte e in una lunga intervista ad Avvenire azzarda una previsione nel giorno del voto di Palazzo Madama: "I numeri saranno risicati, ma ci saranno. Poi potranno anche crescere. Non cresceranno pero' mediando, ma solo correndo in avanti".

Prodi poi "bacchetta" Renzi. "Ho solo una parola per definire l'apertura della crisi: follia. Ma ci sono politici che quando si accorgono che stare in coalizione non paga si innervosiscono, poi impazziscono e dopo ancora buttano tutto all'aria". Anche Conte e' stato durissimo. "Si', non l'ha schiaffeggiato come fece con l'altro Matteo, ma certo ora la porta e' chiusa. Renzi gli da' dell'anti democratico, esce dal governo... E' rottura completa. Quando si colpisce la dignita' venire a compromessi e' solo un segno di debolezza". Poi un'ultima domanda: non la imbarazza l'idea di un governo che si regge su una pattuglia di "responsabili"? Prodi e' netto: "L'alternativa anti-Europa metterebbe l'Italia ko. L'Italia ha una necessita' assoluta di dialogare in modo credibile con i nostri interlocutori europei".