Firenze, torna il presepe sul sagrato del Duomo ma salta la Cavalcata dei Magi

Il presepe rimarrà sul sagrato dall’8 dicembre fino all’Epifania

Il presepe in piazza Duomo

Il presepe in piazza Duomo

Firenze, 7 dicembre 2022 - Per il dodicesimo anno consecutivo, l’Opera di Santa Maria del Fiore realizza un presepe con statue in terracotta a grandezza naturale sul sagrato del Duomo di Firenze che sarà benedetto la mattina dell’8 dicembre, alle ore 10.15, dal Cardinale Giuseppe Betori prima della celebrazione della Santa Messa per la festa dell'Immacolata Concezione con inizio alle ore 10 e 30. Le statue sono state realizzate a mano dall’artigiano Luigi Mariani di una storica fornace imprunetina e da lui donate all’Opera. Anche all’interno della Cattedrale sarà realizzato un altro presepe che sarà visibile dal 15 dicembre. Non si terrà, invece, anche per quest’anno la “Cavalcata dei Magi”, una scelta, informa l’Opera, dettata dal fatto che si vogliono evitare rischi di tipo sanitario e in linea con le misure adottate anche da altre istituzioni fiorentine.

L’Opera ricorda che dal prossimo 17 dicembre nella Cattedrale di Firenze (ingresso gratuito) sarà possibile ammirare, dopo il restauro, i due monumentali affreschi dei leggendari condottieri, Giovanni Acuto e Niccolò da Tolentino, capolavori dei grandi artisti rinascimentali Paolo Uccello e Andrea del Castagno. Mentre nel Museo dell’Opera del Duomo rimarrà visibile, fino al 9 gennaio 2023, la mostra La Pietà di Michelangelo. Lo sguardo di Aurelio Amendola fra naturalismo e astrazione che presenta 32 immagini fotografiche in bianco e nero, in grande formato, del noto fotografo d’arte. Infine nella nuova Libreria Brunelleschi (Piazza San Giovanni 7) è visitabile la mostra (fino all’8 gennaio, ingresso libero) di 22 disegni dell’architetto e professore universitario Roberto Corazzi dal titolo Viaggio all’interno della Cupola. Il Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo metropolita di Firenze, ha scritto una lettera alle bambine e ai bambini in occasione del Santo Natale, con l'invito a realizzare il presepe. Questo il testo della lettera: “Care bambine, cari bambini, come ogni anno, torno a invitarvi a fare il presepe. La presenza del presepe nelle nostre case, in questi giorni che ci preparano al Natale, è importante: ci aiuta a ricordare l’evento storico della nascita di Gesù, avvenuto a Betlemme oltre duemila anni fa, e a essere vigili nell’attesa del ritorno di Cristo, alla fine dei tempi. Gesù viene a portare la pace. Guardando alle immagini di guerra che vediamo in questi giorni, noi teniamo alta la speranza che si realizzeranno le parole del profeta Isaia: “Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci. Una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra”. Auspichiamo che queste parole possano diventare realtà per tutte le nazioni che soffrono il dramma della guerra, ed in particolar modo per l’Ucraina: come cristiani non possiamo cedere alla rassegnazione. Con la seconda venuta di Cristo cesserà ogni guerra, ogni litigio, ogni contesa. Intanto, tocca a noi operare per chiedere a Dio la conversione dei cuori e il dono della pace. Anche voi diventate operatori di pace, facendo il presepe nelle vostre case, in parrocchia, nelle scuole, negli ospedali, nei luoghi di lavoro: è un segno della presenza di Gesù, il Dio fatto uomo, il Principe della Pace, in mezzo a noi”. Maurizio Costanzo