
Inutili i soccorsi, la donna è morta sul colpo
Rosignano, 20 dicembre 2019 - «Si è avvalso della facoltà di non rispondere e ora è agli arresti domiciliari per omicidio stradale e omissione di soccorso. Chiederemo la convalida dell’arresto". Queste sono le ultime novità confermate ieri dalla Procura della Repubblica sulla morte di Roberta Barrile, la donna di 50 anni, insegnate e madre di cinque figli, travolta un’auto, una vecchia Fiat Panda bianca, sulla quale si trovava un giovane di 25 anni Valerio Zummo.
In auto con lui c’era una giovane donna che presumibilmente è stata ascoltata in Procura. L’indagine è in mano al pubblico ministero Niccolò Volpe. È sotto sequestro l’auto con la quale è stata travolta la donna mentre stava attraversando in via della Cava a Rosignano Solvay martedì pomeriggio, nei pressi della farmacia comunale. Dopo il terribile impatto, che non ha lasciato scampo alla cinquantenne, la Panda ha proseguito la sua corsa.
Chi era lì in quel momento, ha descritto agli inquirenti una Panda vecchio modello, bianca con i paraurti neri. È stata ripresa anche da telecamere attive in zona. Così gli agenti del commissariato di polizia, in collaborazione con i carabinieri, aiutati dalle immagini e dai testimoni, hanno rintracciato la Panda che si presume sia quella dell’investimento mortale. Aveva evidenti segni di ammaccature e un fanale rotto, compatibili con la dinamica del sinistro. I mezzo è cotto sequestro ed è stato passo al setaccio dagli specialisti della scientifica della polizia di Livorno.
Sul corpo della vittima sarà inoltre eseguita l’autopsia. L’esito dei rilievi della scientifica e dell’autopsia dovrebbe fornire gli elementi necessari agli inquirenti e alla Procura perché chiudere le indagini, anche se restano da chiarire alcuni elementi di questa vicenda. Nella prima fase delle indagini svolte al commissariato di Rosignano, il ventenne che si pensa fosse al volente della Panda ha prima negato ogni responsabilità. Poi ha fatto delle ammissioni. Sulla base di queste è scattato per lui l’arresto. Dopodiché è stato trasferito a Livorno per l’interrogatorio davanti al pm Volpe davanti al quale, consigliato dal suo avvocato, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Intanto a Rosignano, come a Castiglioncello dove Valerio lavora, tutti sono rimasti stupiti e scioccati. "Valerio lavora da noi dal scorso aprile come apprendista. Ha sempre lavorato con impegno e serietà. Quanto è accaduto ci addolora e stupisce" queste le parole di Gabriele Vivoli, titolare con il fratello Gianluca di Happy Burger in piazza a Castiglioncello.