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Mugello, è tempo di olio nuovo: cresce la qualità

Ecco un elenco delle aziende e dei produttori locali

Olio

Mugello (Firenze), 6 novembre 2020 - La coltivazione dell’olivo, in Mugello, è pratica antica, che ha dato sempre ottimi risultati. Il Mugello, per adesso, non è famoso per l’olio extravergine di oliva come per altri prodotti. Nel suo paniere spiccano di più altri prodotti, dal latte alla carne, dal marrone ai formaggi e al pane. Ma ha tutte le carte in regola per diventare anche terra conosciuta per il suo olio, che è un’eccellenza. Perché l’olivicoltura, da alcuni anni, sta conoscendo una notevole espansione. È tempo di olio nuovo e anche in Mugello si “brucano” le olive. La raccolta è iniziata e nel territorio mugellano crescono le aziende agricole e i produttori dell'“oro verde”, sempre più di qualità.

Qui si può consultare un elenco dettagliato di produttori locali e vendita diretta: https://www.mugellotoscana.it/images/PRODUTTORI_OLIO_E_FRANTOI_ottobre_2020def-1.pdf. Per quanto riguarda gli appuntamenti del weekend, proseguono gli incontri on line e in diretta Facebook del festival “Ingorgo Letterario” mentre gli ingressi ai musei, alle mostre e luoghi di cultura sono sospesi fino al 3 dicembre come stabilisce il Dpcm 3 novembre 2020. Ma com’è la situazione della raccolta per quanto riguarda tutto il territorio della Toscana? Una cosa è certa, si preannuncia un'ottima annata per l'olio toscano. La raccolta delle olive nelle campagne è iniziata solo da qualche settimana, ma molte aziende agricole e frantoi della Toscana già esprimono soddisfazione per una resa che promette di riscattare quella del 2019, quando l'attacco della mosca e le temperature elevate in fase di fioritura degli ulivi compromisero la produzione dell'olio toscano. Quest'anno i quantitativi di “drupe” sugli alberi sono decisamente maggiori di quelli dell'anno scorso. Soprattutto nella parte centrale della Toscana, intorno a Firenze, il carico di olive è decisamente importante. A soffrire di più sono la zona costiera e il grossetano: qui le gelate di aprile hanno danneggiato la fioritura compromettendo la quantità di olive e, di conseguenza, le rese. “Per quest'anno stimiamo una produzione complessiva di circa 140mila quintali di olio, il 30% in più circa dell'anno scorso. Dopo un 2019 sotto i 100mila quintali, torniamo dunque in linea con la media toscana degli ultimi dieci anni -  ha precisato Ritano Baragli, vicepresidente di Fedagripesca-Confcooperative e presidente della cooperativa Colli Fiorentini–Valvirginio - Inoltre, la qualità del prodotto sarà ottima, con un'acidità bassissima e di conseguenza un gusto più morbido. Ci aspettiamo punte di eccellenza molto alte». E sicuramente l’olio del Mugello è un’assoluta eccellenza di tutta la Toscana.