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Nuovo rettore, la corsa di Aiello è già iniziata "L’Ateneo torni a essere comunità fisica"

Parla il primo candidato: "Il digitale è utile ma solo come integrazione. Il futuro? Dobbiamo ripensare a un modello diverso di città"

Il professor Gaetano Aiello

FIRENZE Si è ormai aperta la corsa per succedere al rettore Luigi Dei. Dopo che ha rotto il ghiaccio il docente di Economia Gaetano Aiello, tra i corridoi di UniFi non si parla d’altro. Tra i nomi che circolano, anche quelli di Alessandra Petrucci, ex direttore del dipartimento di Statistica, che dunque potrebbe - chissà, - essere la prima donna a guidare San Marco (dopo che non ce la fece alla scorsa tornata elettorale la biologa Elisabetta Cerbai), e di Claudio Lubello, attuale direttore di Ingegneria civile e ambientale. Per ora solo voci, ma i bene informati assicurano che da un momento all’altro ufficializzeranno la loro candidatura. Certo , il momento è particolarmente difficile e delicato. A causa della legge Gelmini, Dei non potrebbe mai ricandidarsi. Spazio dunque a volti nuovi, comunque d’esperienza all’interno delle istituzioni d’Ateneo (Aiello, tra le varie cariche ricoperte, è stato senatore accademico e direttore del dipartimento di Scienze per l’economia e l’impresa). Figure che i colleghi da noi interpellati definiscono "innovative e che allo stesso tempo rientrano nella tradizione di forte equilibrio tracciata da Tesi e da Dei". "Da tempo ci ragionavo su. È vero: il momento è difficile e ci vuole una buona dose di coraggio a farsi avanti. Ma è lo stesso coraggio che anima ogni giorno l’attuale rettore, che si è trovato di fronte ad una sfida inimmaginabile", dice il professor Aiello. Che ruolo vede per UniFi per i prossimi sei anni? "Il nostro Ateneo dovrà dare il suo forte contributo alla ripartenza post-Covid. L’innovazione sarà alla base di questa spinta propulsiva. Dovremo fare tutti insieme uno sforzo corale per dare il nostro contributo per un nuovo modo di vivere la città, ma anche di intendere l’economia sostenibile. Dovremo innovare perchè non torneremo mai come eravamo prima". Pensa che la didattica duale resterà anche una volta passata la pandemia? "Dobbiamo tornare ad essere una comunità anche fisica, quindi dobbiamo tornare a condividere gli stessi spazi. La didattica a distanza deve essere integrativa, non sostitutiva. Il digitale esalta le buone lezioni fisiche, magari con un’interazione a distanza con un professore che si trova all’estero. Benissimo la tecnologia, ma dobbiamo ritrovare la comunità sociale". Quanti sfidanti si attende? "Spero almeno altri due. C’è bisogno di un confronto sano e sereno da qui a giugno, di un positivo esercizio di democrazia". Per eleggere il rettore – che rimarrà in carica per un unico mandato di sei anni non rinnovabile – hanno diritto al voto i professori di ruolo, i ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato, i rappresentanti degli studenti nel Cda, nel Senato accademico, nel Nucleo di valutazione, nei consigli dei Dipartimenti e delle Scuole, i rappresentanti del personale tecnico-amministrativo, dei lettori e collaboratori esperti linguistici nel Senato e nel Cda. L’’elettorato comprende, inoltre, il personale tecnico-amministrativo, i dirigenti, i lettori e collaboratori esperti linguistici, i cui voti saranno calcolati nella misura del 25% di quelli espressi per ciascun candidato. Le elezioni, che si svolgeranno a giugno, sono indette dal decano dei professori ordinari almeno tre mesi prima della data prevista per la prima votazione. Il rettore nelle prime due votazioni è eletto a maggioranza assoluta dei votanti. In caso di mancata elezione, si procede col ballottaggio fra i primi due candidati. In carica dal primo novembre. Elettra Gullè