
Simone Casati mostra il dente di uno squalo del Pliocene
Scandicci, 28 febbraio 2020 - L’acchiappafossili colpisce ancora. Simone Casati ha trovato un’altra prova inconfutabile che 5 milioni di anni fa, sopra la Toscana c’era una fossa oceanica. Casati nella zona di Certaldo il ricercatore di Scandicci ha scoperto per primo in Italia un fossile di Pachyscyllium distans, parente estinto dello squalo gattuccio. I cambiamenti geologici e ambientali hanno radicalmente trasformato l’intero scenario del Mar Mediterraneo.
Ma nel Pliocene in Toscana era presente un mare dalle caratteristiche tropicali dove nuotavano molte specie di squali, alcune delle quali attualmente estinte. Oggi quelle testimonianze sono rappresentate da resti fossili, rinvenuti nei numerosi affioramenti distribuiti tra le colline toscane. «Anche il fossile meno appariscente – ha detto Casati – può essere di estrema importanza per comprendere sempre più la storia della vita nel passato, come nel caso del rinvenimento di un dente fossile di uno squalo ormai estinto che vede nel gattuccio, simpatico squalo dalle piccole dimensioni, il suo parente vivente più prossimo». Varie osservazioni condotte mediante l'utilizzo di un microscopio elettronico in funzione presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa hanno permesso di riferire tale reperto alla specie Pachyscyllium distans. Le differenze osservate sullo smalto, hanno convinto i ricercatori che il dente osservato era qualcosa che non era mai stato raccolto prima di adesso sul territorio nazionale.
La collaborazione tra il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa (Alberto Collareta e Marco Merella), il Gamps di Scandicci (Simone Casati e Andrea Di Cencio) e l'istituto belga di ricerca Elasmobranch Research (Frederik Mollen) ha infatti fornito al mondo scientifico un importante elemento utile ad una maggiore comprensione della storia biologica del bacino del mediterraneo.
Il reperto è stato trovato in una ex cava di argilla nei pressi di Certaldo (FI), in sedimenti depositatisi in mare aperto, e datati a 3,98 -3,19 milioni di anni fa. I dati in possesso de paleontologi suggeriscono che questo squalo abbia trovato il sui ultimo rifugio nel Mar Mediterraneo, in cui si estinse definitivamente intorno a 3 milioni di anni fa, forse a seguito di un forte impulso di grave deterioramento climatico. La presenza di questo squalo dunque costituisce un ulteriore tassello utile a ricostruire il panorama del Mediterraneo di quatto milioni di anni fa: un mare tropicale, caldo e brulicante di vita.
Il dente fossile di Pachyscyllium distans dal Pliocene di Certaldo è in esposizione presso la mostra permanente del Gamps (Badia a Settimo, Scandicci), insieme ad una grande raccolta di fossili di animali marini che hanno contribuito, in modo sostanziale, a svelare gli antichi segreti del mare che un tempo sommergeva la campagna toscana. Il Gamps è un'associazione senza scopo di lucro, costituita per lo più da appassionati della mineralogia e della paleontologia, che da lungo tempo gestisce un'importante collezione di minerali e di fossili presso Badia a Settimo. Molti dei numerosi reperti esposti hanno elevatissima rilevanza scientifica in quanto estremamente completi, appartenenti a specie rare, oppure letteralmente “pezzi unici”: tra questi citiamo gli squali Lamna e Chlamydoselachus , il pesce sega Anoxypristis , il delfino Etruridelphis , il sirenio Metaxytherium , i crostacei Ocypodeitalica e Palaega pisana .