REDAZIONE CRONACA

Nasce a Firenze il consolato onorario dell'Uzbekistan per la Toscana e l'Umbria

La guida diplomatica è affidata a Leonardo Comucci, consigliere della Camera di Commercio Italia-Uzbekistan e promotore del gemellaggio tra Firenze e Samarcanda

L'ambasciatore dell'Uzbekistan Otabek Akbarov, Leonardo Comucci ed Eugenio Giani

Firenze, 5 marzo 2021- Inaugurato a Firenze il nuovo Consolato onorario dell’Uzbekistan in Italia, per le Regioni Toscana e Umbria. La guida della sede diplomatica è affidata al fiorentino Leonardo Comucci, bancario e consigliere della Camera di Commercio Italia-Uzbekistan, nonché promotore del patto di amicizia e gemellaggio che lega Firenze e Samarcanda. «Il consolato a Firenze avrà come obiettivo primario quello di favorire lo sviluppo delle relazioni commerciali, economiche, culturali e scientifiche tra l’Italia e l’Uzbekistan -spiega Comucci-. Ringrazio l’Ambasciatore dell’Uzbekistan in Italia, Otabek Akbarov, che ha creduto fermamente in questo progetto». A rendere il Paese dell’Asia centrale molto interessante sul piano delle opportunità imprenditoriali -secondo Comucci- sono la ricchezza di materie prime, la posizione strategica, i piani di sviluppo economico, le agevolazioni fiscali, la stabilità politica e l’economia in continua crescita. -Dott. Comucci è stato appena nominato Console Onorario della Repubblica dell’Uzbekistan per la Toscana e l’Umbria. Una grande responsabilità nei confronti di una nazione che sta progredendo velocemente anche nel rafforzamento dello Stato di diritto... «Per me è un grande onore poter essere un punto di riferimento per il popolo uzbeco. Negli ultimi anni, l'Uzbekistan ha compiuto progressi significativi nel miglioramento della protezione dei diritti umani e nella riforma del sistema giudiziario e legale, che è stato attualizzato e snellito; è in corso anche un'importante riforma amministrativa, l'e-government sta migliorando velocemente e vengono attuate riforme importanti nel campo della garanzia dell'indipendenza dei media e dei blogger. Inoltre -continua Comucci- il governo uzbeco sta favorendo la partecipazione delle persone alla vita politica, sviluppando fortemente la democrazia diretta. In particolare, vengono creati meccanismi (favoriti dallo sviluppo della tecnologia) che consentono la partecipazione dei cittadini al processo decisionale politico: le riforme nascono proprio dal popolo che attraverso la partecipazione al processo decisionale indirizza le scelte finali politiche». -Per quanto riguarda la libertà di stampa? «Internet è diventata la principale piattaforma per dibattiti politici e i giornalisti e blogger sono diventati i gli opinion leader del nuovo pensiero uzbeco, concentrati sulle riforme e sui processi socio-politici, legali ed economici del Paese. E’ stato creato anche un Fondo pubblico per il sostegno e lo sviluppo dei mass media nazionali, utilizzato anche per garantire l'inviolabilità dei diritti dei giornalisti e dei blogger attivi». -Sul fronte della corruzione? Sono state attuate nuove riforme? «La lotta alla corruzione è la questione più urgente e importante per il governo dell'Uzbekistan, sotto la presidenza Mirziyoyev che ha anche affermato che “la realizzazione di qualsiasi riforma è impossibile se prima non viene sconfitta la corruzione”. Proprio per questo sono state adottate diverse misure molto incisive. Il governo ha costituito il Consiglio nazionale anticorruzione della Repubblica dell'Uzbekistan e una speciale agenzia anticorruzione che deve rendere conto solo al Presidente e al Parlamento dell'Uzbekistan, al fine di garantire la propria indipendenza rispetto agli altri organi governativi in questo ambito. Ora è in corso un lavoro attivo per sviluppare programmi a lungo termine seguendo esperienza e pratiche straniere ben consolidate. Particolare attenzione -puntualizza Comucci- è riservata al tema della trasparenza con la pubblicazione di tanti dati anche dei membri delle istituzioni governative come fattore chiave per eliminare sul nascere possibili elementi di corruzione. Per rafforzare ancora di più l’imperativo di diminuire in modo drastico la corruzione è stata approvata la Strategia "Uzbekistan digitale - 2030", il cui scopo principale è proprio quello di rendere fruibile ai cittadini tutta una serie di informazioni sui processi decisionali, pubblicando il materiale su portali internet dedicati». -Lei frequenta la Nazione da almeno 10 anni. Potrebbe testimoniarne la crescita e i progressi? «Con il nuovo Presidente Mirziyoyev si è assistito ad una apertura dell’Uzbekistan al mondo, attraverso reali riforme nel settore amministrativo, agrario, industriale e privatizzazione delle imprese statali. Cresce anche la specializzazione del capitale umano, e diminuisce in modo significativo la corruzione con l'implementazione di riforme nel campo dei diritti e rappresentatività politica. Sono oggi presenti istituzioni efficaci che hanno creato le giuste condizioni per uno sviluppo economico sostenibile e la creazione di una classe media. La comunità internazionale dovrà posare il suo sguardo sul potenziale uzbeko, incentivando le riforme, seguendone lo sviluppo e inquadrando il Paese all'interno delle dinamiche di cooperazione a livello globale». Caterina Ceccuti