"Mostro di Firenze, la parola fine non è scritta". I duplici delitti analizzati in podcast

L’avvocato e criminologo pratese Edoardo Orlandi dopo la messa in scena a teatro porta il mistero on line. Il podcast è ascoltabile su tutte le piattaforme streaming come Spotify

La copertina del podcast è del fumettista Giuseppe di Bernardo

La copertina del podcast è del fumettista Giuseppe di Bernardo

Firenze, 29 novembre 2021 - Edoardo Orlandi, pratese, avvocato e criminologo, appassionato delle vicende del Mostro di Firenze. Le ha studiate e analizzate, portate sul palco e ora ha realizzato una serie di puntate in podcast.

Cause, sentenze e Mostro di Firenze. Avvocato, lei vive di professione e della passione investigativa. Come mai? "Alcune storie ti rimangono addosso e questa è una vicenda che si ti attrae a sè difficilmente ti lascia andare. E’ una storia che non ti lascia soddisfazione perché non ha ancora una piena capacità di rispondere a tutti i quesiti che le si pone. Tante volte dove arriva la verità giudiziaria non arriva la verità storica e viceversa. Basti pensare a più di cinquant’anni dal primo delitto presso la procura competente c’è sempre stato un fascicolo aperto inerente alla vicenda".

Lei era un bimbo quando si parlava di colline insanguinate. "Mi son appassionato a questa vicenda fin da piccolissimo. Ricordo i processi a Pacciani in tv e l’attenzione che quel caso portava tra i più grandi e soprattutto i miei genitori. Crescendo mi son avvicinato alla storia del Mostro di Firenze attraverso la vasta letteratura sull’argomento. Dalla passione alla professione, grazie agli studi universitari, è stato un passaggio quasi naturale".

Depistaggi e omertà. Poteri forti. Crede che la vicenda del Mostro rientri nei grandi Misteri d’Italia irrisolti? "Assolutamente sì. Ma non perché ritenga i delitti legati ad ambienti esoterici, settari o lobbistici. Non sempre la mancanza di riscontri è dovuta a depistaggi. Altrimenti si rischia di cadere nel “paradosso della cospirazione” ove la mancanza di riscontro viene identificato come un segno di volontaria manomissione della fonte. Il vero mistero italiano sta nella mancanza di un “perché” sedici ragazzi sono stati uccisi così ferocemente. La mancanza di un movente. Questo è il vero mistero".

La vicenda Mostro ha diviso l‘Italia. Lei da che parte sta? "Da quella di chi vorrebbe dare un risposta ai troppi interrogativi senza risposta".

Crede che ci siano piste ancora battibili per qualche nuovo frammento di verità? "Certamente ma ciò non significa che le piste siano percorribili per arrivare ad una nuova verità".

Lei ha realizzato un podcast. Tutti devono sapere? "Insieme ad Eugenio Nocciolini ed Andrea Casagni abbiamo deciso di riproporre in podcast quello che era stata la base per uno spettacolo che mettemmo in scena anni fa. Con “Nessuno: Il Mostro di Firenze. Il Podcast” vogliamo raccontare la storia dal punto di vista socio culturale, incentrandoci maggiormente sui veri protagonisti di questa vicenda, cioè le vittime. Per farlo abbiamo deciso di raccontarle attraverso, ad esempio i loro diari o i ricordi di loro amici. Abbiamo ritenuto maggiormente meritevoli di attenzione quei ragazzi piuttosto di chi gli ha sparato da dietro il finestrino di un auto. Parlare di loro, di Antonio, Barbara, Stefania, Pasquale, Giovanni, Carmela, Stefano, Susanna, Paolo, Antonella, Uwe, Horst, Pia, Claudio, Nadine e Jean-Michele, riporta questa storia sulla terra. Il Mostro non si merita alcun mito".

 

'Nessuno, il Mostro di Firenze' è un podcast di Edoardo Orlandi, Eugenio Nocciolini ed Andrea Casagni. E’ ascoltabile su tutte le piattaforme streaming come Spotify. Il podcast riesce ad inquadrare singolarmente i duplici delitti inserendoli nell’ambito più ampio del momento storico che viveva Firenze, la sua provincia e l’Italia.