È morto l’avvocato Antonino Filastò, difese Mario Vanni nel processo sul Mostro di Firenze

Si è spento a Firenze dopo una lunga malattia a 83 anni

Antonino Filastò

Antonino Filastò

Firenze, 29 dicembre 2021- È morto l’avvocato penalista Antonino Filastò, detto Nino, legale in alcune delle più controverse pagine della storia giudiziaria italiana, tra cui quella del Mostro di Firenze, come difensore di Mario Vanni, uno dei 'compagni di merende' di Pietro Pacciani. Aveva 83 anni.

“Dopo una lunga malattia, mio padre si è spento serenamente questa mattina nel letto della sua casa fiorentina poco dopo le 7",   ha annunciato la figlia Silvia. La camera ardente dell'avvocato che aveva accompagnato l'attività forense con quella di scrittore sarà allestita da domani, 30 dicembre, alle Cappelle del Commiato di viale Milton. Lo scorso 16 novembre all'età di 75 anni era scomparso Ruggero Perugini, il super investigatore della 'Squadra anti Mostro'. Nato a Firenze il 23 gennaio 1938, dove ha sempre vissuto e lavorato, Nino Filastò è stato avvocato di parte civile nel processo per la morte di Ermanno Lavorini, il bambino di 12 anni di Viareggio ucciso a Vecchiano il 31 gennaio 1969; in quello per la strage del treno 'Italicus' compiuta nella notte tra il 3 e il 4 agosto 1974, mentre transitava presso San Benedetto Val di Sambro, in provincia di Bologna; per il disastro del traghetto Moby Prince nel porto di Livorno del 10 aprile 1991. Oltre che difensore di terroristi di Prima  Linea, Filastò era stato il difensore di Mario Vanni al processo sui 'compagni di merende' nell'ambito dell'inchiesta sul Mostro di Firenze. Nel 1994 l 'avvocato-scrittore pubblicò il controverso libro "Pacciani innocente" (Ponte alle Grazie) in cui fornisce una personale visione della vicenda del "mostro di Firenze". Nel 2005 ha dato alle stampe "Storia delle merende infami" (Maschietto editore) in cui Filastò, oltre a proporre una tesi opposta alle sentenze sugli omicidi delle coppiette, esegue un'analisi critica del processo penale italiano, le cui  problematiche deriverebbero da metodi inquisitori storicamente irrazionali. Nel 2006 ha difeso il giornalista Mario Spezi accusato di depistaggio nelle indagini sul presunto omicidio di Francesco Narducci e quelle sul 'Mostro di Firenze'. Ninò Filastò ha svolto anche attività di regista e autore teatrale per il Gruppo di Teatro Sperimentale di Firenze.

Come giornalista è stato collaboratore de "La Città", "Firenze la Sera", "Centro", "Paese Sera", "Panorama", "Il Governo delle Cose". Nel 1985 ha pubblicato per Edizioni Nord il romanzo "La proposta" che ha vinto il premio Italcon, nello stesso anno, nella collana I Gialli Mondadori ha pubblicato "La Tana dell'oste" che ha vinto nel 1986 il Premio Tedeschi. Nel 1989 ha pubblicato "Tre giorni nella vita dell'avvocato Scalzi" da cui è stato tratto il film "Nella terra di nessuno"; nel 1990 pubblica "Incubo di Signora" nella collana Interno giallo e nel 1993 Fuga da Eden per Marco Nardi Editore. Per Giunti Editore nel 1995 pubblica "La moglie egiziana" e nel 1997 per Mondadori "La notte delle rose nere". Nel 2002 esce per Passigli Editore "Forza Maggiore" e nel 2003 per Maschietto Editore "Il peposo di Maestro Filippo"; del 2004 è "Aringa rossa per l'avvocato Scalzi".

 

Maurizio Costanzo