DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Montecatini spera nella svolta: interesse di un gruppo estero per le gloriose Terme in vendita

Una multinazionale si è fatta avanti attraverso un advisor per valutare la partecipazione alla gara. A giorni sarà pubblicato il bando internazionale per i prestigiosi stabilimenti d’epoca

Le terme del Tettuccio (Goiorani)

Le terme del Tettuccio (Goiorani)

Montecatini Terme (Pistoia), 4 febbraio 2024 – Svolta per le Terme. Nonostante la procedura di concordato, ci sono appetiti per l’azienda. E chissà che questa non possa essere la volta buona. Una multinazionale straniera si è appena rivolta alle Terme di Montecatini per chiedere i dati che la legge consente di fornire, essendo in corso una procedura di concordato preventivo in continuità, sulla vendita dei beni strategici delle Terme. Il bando, in uscita tra qualche giorno, sarà pubblicizzato a livello mondiale, con pubblicazioni dalla Cina agli Stati Uniti, anche su autorevoli testate economiche. La procedura prevede offerte minime a partire da 42 milioni di euro, non ribassabili, per Tettuccio, Regina, Excelsior, Torretta, Leopoldine e Salute.

La vendita in blocco di questi stabilimenti segue le prescrizioni del tribunale fallimentare di Pistoia, che lo scorso luglio ha concesso la procedura concorsuale. Al momento, per una parte dei beni strategici dell’azienda, c’è la volontà di acquisto da parte di Regione e Comune, soci dell’azienda, e della Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.

Lo scorso anno, la giunta della Regione Toscana del presidente Eugenio Giani ha stanziato circa 17,5 milioni di euro per rilevare Tettuccio ed Excelsior. L’amministrazione di Montecatini, con un provvedimento approvato in consiglio comunale, ha stanziato un milione e mezzo per la Torretta, mentre la Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia punta alle Terme Tamerici. Gli enti pubblici potrebbero presentare insieme le loro offerte, come consente la procedura in atto. Regione e Comune godono anche di un diritto di prelazione sull’acquisto dei beni dell’azienda e, nel caso arrivasse davvero un’offerta per rilevare tutto, potrebbero comunque scegliere di tenere alcuni beni per sé o comunque quelli che i soldi a disposizione consentono. La parte pubblica resterebbe così proprietaria almeno in parte.

Siamo ad appena la metà dei soldi necessari per rilevare la beni strategici delle Terme, ma il sindaco di Montecatini Luca Baroncini e l’assessore regionale Stefano Ciuoffo hanno in programma per il mese di febbraio un nuovo incontro a Roma con i nuovi vertici di Cassa Depositi e Prestiti. Il dialogo con la società per azioni controllata dal ministero dell’Economia procede ormai da due anni e Regione e Comune puntano a raggiungere un accordo per l’acquisto e la ristrutturazione delle Leopoldine da parte del gruppo. Il cantiere che avrebbe dovuto dare vita alla piscina progettata da Massimiliano Fuksas è fermo da 13 anni e il finanziamento ottenuto da un pool di banche guidato da Bnl non è stato sufficiente a coprire le spese. Così, dopo un lungo periodo di insolvenza, nel settembre del 2022 gli istituti di credito hanno presentato un’istanza per chiedere la liquidazione giudiziaria dell’azienda, l’attuale termine usato al posto di fallimento. Poco dopo, a loro si è unito anche il collegio dei sindaci della società.

È stata una corsa contro il tempo, ma a febbraio 2023 il tribunale fallimentare di Pistoia ha concesso il concordato preventivo in continuità, nominando il commercialista empolese Alessandro Torcini commissario giudiziale. Il professionista ha stilato una relazione per i creditori, in vista della loro votazione per omologare il contratto. "Non appaiono alternative più convenienti rispetto alla proposta – ha scritto Torcini – In caso di non approvazione, la liquidazione giudiziaria porterebbe senza dubbio a un minor soddisfacimento dei creditori".

A luglio, i creditori hanno espresso largo consenso per il piano e, oltre all’omologazione, il tribunale fallimentare ha nominato come liquidatore il commercialista fiorentino Enrico Terzani. Il concordato preventivo in continuità, che ha stabilito la concessione in affitto del ramo di azienda Tettuccio, per la cura idropinica, e Redi, per i trattamenti benessere e riabilitazione, alla Croce Rossa, prevede la vendita di tutti i beni immobili e non dell’azienda.