
Daniele Palavisini
Firenze, 5 settembre 2022 - Daniele Palavisini è il miglior sommelier Ais della Toscana 2022. Al secondo posto Benedetta Costanzo, al terzo (ex aequo) Simone Vergamini e Fabio Ceccarelli. Palavisini, sommelier della delegazione Ais di Firenze che lavora al ristorante Papaveri e Papere di San Miniato, tra i suoi successi nel campo della sommellerie annovera anche la vittoria del Master del Chianti Classico 2020, oltre a diversi podi in altre importanti competizioni tra cui il concorso per il titolo nazionale.
“Felicità per un sogno che si realizza – ha commentato il vincitore Daniele Palavisini – e che premia lo studio giornaliero impiegato per arrivare al risultato. Ringrazio l’Ais che mi ha dato l’opportunità di entrare in questo meraviglioso mondo del vino al quale mi sono appassionato ogni giorno di più e che ad ogni step ha continuato ad alimentare in me la voglia di conoscenza. Quando nel 2020 ho vinto il master del Chianti Classico mi sono ripromesso che il prossimo obiettivo sarebbe stato il miglior sommelier della Toscana e, alla prima occasione utile, è successo davvero. La mia ambizione mi porta però a chiedere sempre di più a me stesso e adesso, carico più che mai, mi dedicherò alla preparazione per dare il meglio nel concorso nazionale per miglior sommelier d’Italia”.
“Complimenti al vincitore – ha affermato il responsabile della scuola concorsi di Ais Toscana Maurizio Zanolla – che nei prossimi mesi avrà l’opportunità di competere nel concorso nazionale per diventare il Miglior Sommelier d’Italia. La sfida regionale che di fatto seleziona parte della squadra toscana che potrà accedere alla fase finale del concorso nazionale, era stata sospesa nel 2020 e 2021 a causa della pandemia, ma i nostri alfieri hanno dimostrato di essere in gran forma per potersela giocare e ambire a portare ancora una volta il titolo più ambito in Toscana. La scuola concorsi, nel frattempo, ha continuato a preparare ai massimi livelli i concorrenti e l’alto livello della sfida andata in scena a Castagneto Carducci ne è stata la conferma”.
Niccolò Gramigni