Mascherine, dal 1 maggio cambiano le regole: ecco le novità

I dispositivi di sicurezza saranno ancora obbligatori solamente in alcune aree: i reparti di ospedale che ospitano pazienti anziani, fragili o immunocompromessi, le Rsa e le altre strutture sanitarie con pazienti a rischio

Mascherine(Foto di archivio)

Mascherine(Foto di archivio)

Firenze, 29 aprile 2023 - Mascherine, cambiano le regole. Dal 1 maggio i dispositivi di sicurezza  saranno ancora obbligatori solamente in alcune aree. Vediamo quali: i reparti di ospedale che ospitano pazienti anziani, fragili o immunocompromessi, le Rsa e le altre strutture sanitarie con pazienti a rischio.

Avranno l'obbligo anche i visitatori, mentre saranno esonerati i bambini fino a sei anni e le persone con patologie o disabilità che rendono impossibile l'uso della mascherina. In tutta Italia, le nuove misure saranno in vigore dal 1 maggio e fino al 31 dicembre 2023. I dettagli sono contenuti nella nuova ordinanza del ministero della Salute.

Dove è obbligatorio portare la mascherina dal 1 maggio

A partire dal 1 maggio e fino al 31 dicembre 2023, l'obbligo di mascherina sarà in vigore:

Nelle strutture sanitarie all'interno dei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, specialmente se si tratta di reparti ad alta intensità di cura.

Nelle Rsa, negli hospice, nelle strutture residenziali per anziani e in generale in tutte le strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali in cui siano presenti utenti fragili, anziani o immunodepressi.

A discrezione delle direzioni sanitarie, l'obbligo potrà essere esteso anche negli altri reparti degli ospedali e nelle sale d'attesa, per chi ha sintomi respiratori. Al contrario, non ci potrà essere nessun obbligo nei connettivi e negli spazi ospedalieri che si trovano al di fuori dei reparti di degenza.

Le disposizioni dell’Azienda Usl Toscana Sud Est

Nello specifico l’Azienda USL Toscana Sud Est ha disposto una procedura che individua le aree all’interno delle strutture sanitarie in cui il dispositivo deve continuare ad essere indossato per motivi di prevenzione e sicurezza. Tale indicazione riguarda lavoratori, pazienti e visitatori.

Rimangono obbligatorie le mascherine in tutti gli spazi delle strutture in cui si trovino pazienti fragili anziani o immunodepressi e comunque sempre nelle seguenti aree della Asl Tse:

In tutte le aree Covid.

In pronto soccorso, rianimazione, terapia intensiva e attività di emergenza urgenza.

Nei reparti ed attività ambulatoriali di Geriatria, Pneumologia, Oncologia, Ematologia, Radioterapia.

Nelle strutture socio sanitarie e socio assistenziali comunità, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, e comunque le strutture residenziali.

In tutte le altre attività, in presenza di pazienti fragili, pazienti con febbre o sintomatologia respiratoria, è fortemente consigliato l’uso di mascherina di protezione delle vie respiratorie.

L' Asl Tse metterà sempre comunque a disposizione di tutti i lavoratori i dispositivi di protezione delle vie respiratorie del tipo FFP2, al fine di consentirne l’utilizzo.

Mascherine negli ambulatori medici 

Tornando alla nuova ordinanza, per quanto riguarda gli ambulatori la decisione sull'obbligo di mascherina sarà in mano ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta. Le Direzioni sanitarie, insieme alle autorità regionali, potranno anche decidere se richiedere un tampone anti-Covid negativo per entrare nei Pronto soccorso.

Chi dovrà indossare la mascherina con le nuove regole Covid

L'obbligo di indossare la mascherina per proteggere le vie respiratorie, nei luoghi già indicati, è esteso a tutti: lavoratori, utenti e visitatori. Quindi nel caso di una Rsa, ad esempio, non dovranno portarla solo i medici e gli operatori sanitari, ma anche tutti i parenti che fanno una visita. Ci saranno solo tre eccezioni all'obbligo di indossare la mascherina:

I bambini di età inferiore ai sei anni

Le persone con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina.

Le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in un modo che rende impossibile portare una mascherina.