LISA CIARDI
Cronaca

Luci spente per protesta in Toscana contro il caro bollette: ecco dove

Tanti monumenti simbolo al buio per mezzora il 10 febbraio: da Palazzo Vecchio, a Firenze, alla Cappella di piazza del Campo, a Siena

Palazzo Vecchio a luci spente

Firenze, 9 febbraio 2022 - Luci spente per mezzora, per protestare contro il caro-bolletta. Succederà domani sera, 10 febbraio, anche in Toscana, quando i Comuni protesteranno contro i rincari dell’energia spegnendo le luci di un monumento simbolo della loro città.

«L’aumento dei costi dell’energia che colpisce imprese e cittadini rappresenta la priorità di lavoro ma è indubbio che questi rincari siano assolutamente insostenibili anche per i Comuni – ha detto Matteo Biffoni, sindaco di Prato il presidente di Anci Toscana, l’associazione dei Comuni - il rischio è quello di non riuscire a chiudere i bilanci di previsione senza intervenire su tariffe e servizi per poter pagare le bollette. Come amministratori toscani vogliamo mandare un segnale chiaro al governo sulla necessità di ulteriori trasferimenti per coprire queste spese. Chiediamo inoltre un rallentamento sulle procedure di morosità».

L’Anci stima per le amministrazioni comunali un aggravio di almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi. Per la Toscana si calcolano oltre 30 milioni di euro di rincari.

Ma quali Comuni metteranno al buio per mezzora un monumento, a partire dalle ore 20 del 10 febbraio? Secondo le stime di Anci Toscana, più o meno tutti. Tanti spegneranno le luci del municipio, ma non mancheranno i luoghi simbolo, destinati a colpire molto di più l’immaginario collettivo.

Ecco allora Palazzo Vecchio e il Ponte Vecchio, a Firenze, ma anche Palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana, le logge a Pistoia, piazza Bad Kissingen sul mare a Massa, la statua “Armonia di luci e ombre” di Nardo Dunchi a Carrara, il Castello dell’Imperatore a Prato, la Cappella di piazza del Campo a Siena, il Palazzo comunale di Montepulciano, Torre Matilde a Viareggio, il teatro comunale a Montaione, il Parco dell’acqua e i giardini a Rapolano Terme, il cancello dell'Ilva a Follonica, piazza della Vittoria a Empoli.

E c’è anche chi va oltre. Il Comune di Marciana, all’isola d’Elba, ha invitato i cittadini «ad aderire spegnendo le luci superflue presso le proprie abitazioni, affinché il messaggio della nostra comunità arrivi forte e deciso». Non solo: in determinate zone il buio proseguirà bel oltre la protesta. «L’amministrazione – spiegano - considerata la vastità del territorio e l’incidenza delle utenze sul Bilancio comunale, ritiene significativo e doveroso il prolungamento dell’azione di spegnimento su alcuni tali tratti di illuminazione che attualmente non sono indispensabili a garantire la pubblica sicurezza, fino a data da definirsi».