CRISTINA PRIVITERA
Cronaca
Editoriale

Luana, la battaglia della madre. Un simbolo contro il rischio di assuefazione

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Il murale dedicato a Luana D'Orazio

Firenze, 15 settembre 2024 – Chi passerà a Milano sotto il murale a lei dedicato, alzando lo sguardo vedrà il bel viso di Luana. Ma non solo lei. Perché quella giovane operaia morta sul lavoro è diventata il simbolo di una strage da fermare.

Luana D’Orazio aveva 22 anni e un bambino di 5 quando è stata stritolata dal macchinario al quale stava lavorando in una fabbrica tessile a Montemurlo. Sono passati tre anni da quella tragedia, ma il suo nome e il suo volto non sono stati dimenticati, hanno sconfitto l’oblio, il rischio di assuefazione di fronte al susseguirsi di vittime sul lavoro. Hanno contribuito a non farci distrarre, a ricordarci l’immenso e inarrestabile dramma di quelle morti. Il merito di tutto questo è di sua madre, Emma Marrazzo, che è riuscita a trasformare il più grande dei dolori, quello per la morte di un figlio, in una caparbia forza di volontà nel portare avanti una battaglia per fermarla, questa strage.

Non si arrende Emma e continua a lottare perché nel nostro Paese cresca una reale cultura del lavoro sicuro. Chiede pene più severe, controlli efficaci, ma soprattutto una legge che preveda un’aggravante per le morti sul lavoro. Lo ha ricordato anche al presidente Mattarellla che ha voluto incontrarla. “Mi ha detto che le leggi ci sono, bisogna applicarle – ha raccontato Emma – e per me è stata una carezza sul cuore”. Una madre che non si rassegnerà e continuerà a battersi perché venga istituito un reato ad hoc, quello dell’omicidio sul lavoro.

Si è fatta promotrice di una petizione che s’inserisce nel solco della proposta di legge presentata a marzo scorso dal senatore del M5S Luca Pirondini. Emma tornerà ancora a chiederci di non dimenticare e lo farà non solo per sua figlia ma anche per tutte le altre vittime, 26 finora quest’anno solo in Toscana, 440 in Italia. E Luana, uccisa da un orditoio privo di uno dei sistemi di sicurezza, sarà il simbolo. Ci guarderà dal murale di Milano insieme a tutti loro e a tutti quelli del passato.