
Il test per il diabete
Firenze, 12 novembre 2019 - Una giornata di sensibilizzazione con un obiettivo nobile e ben preciso quella organizzata da Lions International: far comprendere che l'insorgenza del diabete mellito di tipo 2 è prevenibile. Ed è importantissimo farlo in un momento storico come il nostro in cui il diabete è oramai divenuto un'emergenza globale. Come fare? Semplicemente seguendo uno stile di vita sano, che è da considerarsi il metodo più efficace per evitare, o quantomeno ritardare l'insorgere di questa forma di diabete.
L’appuntamento è il 14 novembre, giornata mondiale del diabete, con un evento interclub su educazione al corretto stile di vita. Tante le iniziative organizzate dai Lions a questo nobile scopo: a cominciare dal gazebo presente in piazza Bartali, dalle 9,30 alle 16,30, dove saranno distribuiti materiali informativi sui fattori di rischio e sui consigli comportamentali per ritardare l’insorgenza del diabete o ridurne la gravità. Così come coloro che lo vorranno, potranno eseguire il Test Frindisc.
E poi le conferenze dalle 10 alle 12 che si terranno all’interno del centro commerciale, alla presenza delle autorità lionistiche, che vedranno gli interventi, tra gli altri, del Presidente Ordine dei Medici di Firenze, professor Mazzei, e del consigliere del sindaco dr. Armentano. Si tratterà dell’utilizzo dei cani da allerta per diabetici, dell’ utilità della danza e della musica, e in chiusura la conferenza del professor Pier Luigi Rossi, Governatore Distretto Toscana Lions Club, su diabete e stili di vita e il ruolo dei Lions. E alle ore 18 l’illuminazione in blu della facciata Basilica di San Miniato al Monte in collaborazione con la Fondazione Meyer e il patrocinio del Comune di Firenze.
Importantissima dunque l’opera di sensibilizzazione dei Lions. Il diabete mellito di tipo 2 è infatti una malattia cronica caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue e dovuta a un’alterazione della quantità o del funzionamento dell’insulina. Come per altre patologie croniche, il diabete è correlato, infatti, alla presenza di fattori di rischio comportamentali, come fumo di tabacco, obesità e sovrappeso, consumo eccessivo di alcol, scarso consumo di frutta e verdura e sedentarietà. Uno stile di vita sano può dunque può fare molto per prevenire l’insorgenza di questa patologia.
Maurizio Costanzo