Laurea online, celebrazione simbolica in Palazzo Vecchio per gli studenti

Approvata mozione Pd dal Consiglio comunale che propone alla rettrice dell'Università di Firenze, Alessandra Petrucci, di organizzare un festeggiamento in presenza

La presidente della Commissione istruzione Laura Sparavigna

La presidente della Commissione istruzione Laura Sparavigna

Firenze, 17 maggio 2022 - Studenti universitari che avete festeggiato la vostra laurea davanti a un computer e che, anziché abbracciare un amico o un'amica, avete aperto lo champagne con Zoom acceso, queste che seguono potrebbero essere buone notizie. Il Pd a Palazzo Vecchio - attraverso una mozione proposta dal capogruppo Nicola Armentano e dalla presidente della Commissione istruzione Laura Sparavigna e approvata in Consiglio comunale – ha chiesto alla rettrice dell'Ateneo fiorentino Alessandra Petrucci di organizzare una celebrazione simbolica in presenza per tutti gli studenti che durante il periodo dell’emergenza sanitaria hanno conseguito la laurea con modalità online.

L'idea è quella di usare gli spazi comunali come ad esempio il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.  “C’è una grande differenza tra coloro che si sono laureati dietro un video e coloro che invece hanno concluso il loro percorso universitario in presenza - ha detto il capogruppo Armentano -. Per questo abbiamo pensato anche a distanza di tempo di proporre un momento celebrativo per tutti coloro che hanno perso quest’opportunità. Lo riteniamo giusto nei confronti di quei giovani che hanno dovuto rinunciare a un evento particolare che resta all’interno del percorso non soltanto didattico e formativo delle persone ma anche del percorso umano. Così abbiamo pensato di proporre anche il salone più bello della nostra città, nella casa dei fiorentini. Pensiamo che per mitigare il senso di solitudine e di privazione vissuto durante il periodo di lockdown anche a distanza questa sia una soluzione da prendere in considerazione”.

“Con questo atto proponiamo un momento in cui anche a distanza di tempo la comunità studentesca e la comunità docente, tutti coloro che concorrono a costituire la comunità educante post diploma, possa ritrovarsi e celebrare i titoli universitari conseguiti durante il lockdown; chiediamo anche al Comune di mettere a disposizione i propri spazi ad esempio, il salone dei Cinquecento, per una giornata dedicata a questo- ha evidenziato Sparavigna -. Si tratta di una dimostrazione di empatia verso studenti che hanno perso questa possibilità, che va letta non solo e non tanto come un momento di socialità ma di celebrazione di una fine di un percorso assieme ai propri affetti e punti di riferimento, un rito di passaggio dalla fase di formazione alla fase ‘adulta’, diciamo. E considerando le difficoltà anche umane e psicologiche attraversate durante i mesi di lockdown ci pare una restituzione importante”.

Niccolò Gramigni