MATTEO MARCELLO
Cronaca

La Val di Vara dimenticata. Un solo medico di base per tremila pazienti

Il dato sconcertante riguarda la zona montana, con tanti anziani. L’ultimo bando dell’Asl andato deserto: tocca aspettare giorni per una visita. Un anno fa a Follo i cittadini si sono autotassati per aprire un ambulatorio

Val di Vara (La Spezia), 1 ottobre 2023 – Un solo medico di famiglia per poco più di tremila abitanti, la maggior parte anziani. Le tanto sbandierate politiche di contrasto allo spopolamento dei territori montani non sembrano aver funzionato a dovere in alta Val di Vara, nel cuore dell’entroterra spezzino: qui, da qualche mese, mancano persino i servizi sanitari di base, quelli offerti dal medico di medicina generale. Il pensionamento di alcuni sanitari ha infatti creato una voragine nell’assistenza territoriale, acuita anche dall’assenza di un sostituto: anche l’ultimo bando lanciato dalla Asl è andato deserto. E così accade che gli anziani che necessitano di essere visitati si ritrovino a dover attendere giorni, prima di incontrare il medico di famiglia sul territorio.

Chi non può aspettare non può fare altro che recarsi negli ospedali della Spezia o a Lavagna (in provincia di Genova...), in barba a quel disegno di sanità territoriale che dovrebbe garantire ai cittadini almeno i servizi primari a pochi passi da casa. Di recente, l’Asl ha introdotto un secondo medico a scavalco, ma per i tanti abitanti della zona è troppo poco. "In alta Val di Vara abbiamo una situazione disastrosa. Un solo medico per circa 3000 abitanti con l’aiuto parziale di un secondo a scavalco è troppo poco" dice Mauro Rattone, portavoce del Comitato salute pubblica di Varese Ligure, che nelle scorse settimane ha portato la protesta direttamente a Genova, in Consiglio regionale, ottenendo promesse sulla risoluzione della vicenda.

"Il medico di medicina generale deve essere colui che conosce personalmente il paziente e la sua salute, che sa cosa occorre e quando – dice Rattone –. Sappiamo che l’ultimo bando per la copertura del posto vacante è andato deserto, ma quali sono i motivi della riluttanza dei medici a operare nei territori svantaggiati? Senza una forte politica di incentivazione non si risolverà il problema".

Un problema purtroppo comune a tutto l’entroterra spezzino: solo un anno fa, a Piana Battolla, piccolo borgo del Comune di Follo rimasto senza medici di famiglia, gli abitanti si sono autotassati per raccogliere le somme necessarie al pagamento dell’affitto di un locale da adibire ad ambulatorio, così da ’convincere’ un medico di medicina generale a operare anche nel borgo.