ANGELA BALDI
Cronaca

I Revue aprono il concerto di Vasco Rossi

La giovane band aretina presto sul palco del Firenze Rock prima dei Green Day

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Arezzo, 6 giugno 2025 –  I Revue hanno appena aperto il concerto di Vasco a Torino e presto saliranno sul palco del Firenze Rock prima dei Green Day. Alle spalle un tour di un mese in Asia. Lanciatissima nel suo viaggio musicale la giovane band aretina composta da Filippo Migliorini (basso), Pietro Morgione (chitarra), Lorenzo Del Bravo (chitarra), Lorenzo Camaiani (batteria) e Giovanni Laschi (voce).

Filippo Migliorini bassista della band, che emozione è stata aprire la data di Vasco?

«Un'emozione indescrivibile. Questa è la sensazione che ci ha lasciato suonare di fronte a 20.000 persone che aspettavano Vasco Rossi. Quando abbiamo iniziato a suonare non pensavamo di avere l'opportunità di aprire il concerto di una leggenda della musica. Incredibile anche per l'aspetto tecnico, salire su un palco con un impianto del genere. Si tratta di una tappa di crescita musicale che ci porterà nelle prossime settimane ad aprire anche il concerto dei Green Day al Firenze Rock. Dopo la partecipazione al Mengo 2 anni fa e l'apertura del concerto dei Santi Francesi la scorsa estate, questo è il consolidamento di un percorso di crescita artistica e professionale. Ciò che rimarrà di questa esperienza è il calore del pubblico ma soprattutto vedere il loro interesse alle nostre canzoni. Anche il nostro ultimo inedito è stato molto apprezzato. Ci ha caricato e dato energia durante l'esibizione. Il tutto nonostante un divario generazionale tra il nostro pubblico e quello di Vasco. Ma sappiamo che la musica unisce, non conosce età, differenze sociali e generazioni».

Come siete stati scelti?

«Abbiamo vinto un contest che organizzava un'associazione collegata al team di Vasco che è stato fatta a Zocca».

Quest'anno hai suonato anche all'estero?

«A dicembre abbiamo fatto un tour di un mese in Cina e Giappone, ad aprile un concerto a Dublino. Di fronte a un pubblico variegato con culture diverse, il legame che si crea tra la nostra musica e il pubblico è molto intenso. Si entra in empatia, emozioni difficili da spiegare. Esperienze che ci hanno motivato tantissimo e ci hanno permesso di pulire il nostro suono, lo stesso che abbiamo portato a Torino per Vasco, è stata la prima volta che suonavamo fuori Toscana senza considerare l'estero».

Prossimi progetti?

«Saremo oltre che al Firenze Rock per aprire il concerto dei Green Day il 15 giugno, in altre piazze Toscane e in sala di incisione per realizzare nuovi brani in attesa di altre esperienze estere».