Keu, rischio demolizione per la 429. Primi interventi nei 13 siti contaminati

Tempi lunghi per le indagini sui terreni dove passa la strada dei veleni

L'assessore regionale Monni

L'assessore regionale Monni

Toscana, 23 ottobre 2021 - Il primo obbiettivo è evitare che l’acqua piovana e di falda raggiungano il "miscellato" contenente Keu. Poi verranno studiati interventi permanenti con la rimozione, dove necessario, dei materiali contaminati. Sono le azioni annunciate dall’assessore regionale all’ambiente Monia Monni (foto), col direttore di Arpat Pietro Rubellini e Renata Laura Caselli, commissario straordinario per le attività inerenti al Keu.

Nei 13 punti in cui si trova il "miscellato" (Bucine, Pontedera, Peccioli, Montaione, Empoli, Massarosa, Crespina Lorenzana, Pisa, Piantravigne) la Regione agirà entro novembre con coperture terreni, impermeabilizzazioni, vasche di raccolta e analisi acque. Inviate diffide ai proprietari dei terreni e a chi ha effettuato i lavori. A Bucine e Pontedera i responsabili hanno risposto con un diniego e subentrerà la Regione.

Anche sulla Sr429, dalla Regione è partito un intervento d’emergenza, mentre per quello definitivo occorreranno tempi lunghi, forse anni, per capire con studi tridimensionali dove sia collocato il materiale. E non è detto che non si debba demolire in tutto o in parte la strada.

"Sullo stato delle acque nelle aree limitrofe ai 13 siti è stata confermata l’assenza di contaminazioni – dicono dalla Regione –. Per quelle sotterranee abbiamo esteso i controlli sui pozzi a uso domestico". In relazione allo scarico del depuratore e al canale Usciana "dai campionamenti nei primi due trimestri 2021 risultano rispettati i valori limite".

"Il rischio infiltrazioni criminali non va sottovalutato – dice Monni – ma troverà istituzioni e comunità determinate a perseguire la legalità. Rifiutiamo ricostruzioni sensazionalistiche".