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Arezzo, 26 giugno 2025 – Il futuro della memoria: e’ uscito il giornalino della reate ecomuseale con un calendario estivo
“Il futuro della memoria” non è solo il titolo del nuovo giornale dell’Ecomuseo nella sua edizione estiva che contiene il calendario completo degli eventi che coinvolgono tutte le antenne casentinesi, ma anche un manifesto di intenti che le riguarda da vicino: un impegno concreto a favore del confronto, della concertazione, del recupero di quello “spirito della valle”, ovvero lo spirito del luogo necessario al l processo di evoluzione come esseri umani e come comunità.
Il calendario e le manifestazioni sono il frutto di un’ampia collaborazione che coinvolge comunità, associazioni, pro loco, amministrazioni e il sostegno di Parco Nazionale delle Foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna e Fondazione CR Firenze. Sul giornale cartaceo - che si può trovare in tutti i punti di informazione del Casentino, negli ecomusei, nei centri visita del Parco, nei comuni – si può apprezzare l’ampiezza e la ricchezza di manifestazioni ed eventi di un Festival diffuso capace di raccogliere e valorizzare nella rete circa 60 eventi collegati tra di loro dal filo rosso della memoria.
Gli eventi sono divisi per tematica: Cammina la Storia, Carovana di Aspettando Naturalmente Pianoforte, Nel bosco dei Bigonai Summer School, Boschi Sonori, LeNotti dell’Archeologia, Ecomuseo a misura di bambino, Di sogno in sogno, La storia incontra le comunità, Spazio C.U.R.A Curiamo la cultura, Festasaggia, La voce delle cose/Selvatica/Mercato contadino.
“L’estate è l’occasione per vivere la nostra Rete Ecomuseale, fatta di tante antenne, di luoghi, di comunità, di persone che hanno sentito il bisogno di ricominciare dalle tradizioni, dalla storia dei luoghi, dalla loro magia. In una società globale, riprendersi per mano all’interno dei propri rapporti di confine, all’interno di spazi dove si creano connessioni tra il passato e il futuro e tra generazioni differenti e lontane, diventa quanto mai necessario e urgente. Le iniziative che l’Unione dei Comuni, attraverso il suo servizio CRED, è riuscita a riorganizzare, sotto un unico progetto, con uno storytelling efficace sia per coloro che vivono “dentro”, che per coloro che provengono da “fuori”, è un risultato di cui andare nuovamente fieri”, commenta il Presidente dell’Unione dei Comuni montani del Casentino Federico Lorenzoni.
L’Assessore alla CRED dell’Unione dei Comuni il sindaco Antonio Fani commenta: “Le proposte culturali che il nostro servizio ha valorizzato nel tempo, restituendo dignità alle comunità delle aree interne e ai loro bisogni, hanno oggi un contenitore in cui potersi riconoscere ma anche promuovere in maniera adeguata ed efficace. Il recupero lento e inarrestabile fatto dal CRED/Ecomuseo del patrimonio immateriale dei nostri borghi, risulta fondamentale per preservare l'identità culturale delle comunità e promuovere il dialogo interculturale. Tutto questo rappresenta una risorsa importante per lo sviluppo sostenibile di una comunità, creando opportunità economiche e sociali legate alle tradizioni e alle pratiche locali. Questo è accaduto e sta accadendo anche in molti dei nostri contesti e ciò significa valorizzare il Casentino e la sua capacità di comunicare al mondo in maniera efficace perché autentica”.