Empoli, agli Agostiniani il docufilm ‘I nove mesi dopo’

Protagoniste le emozioni delle neo mamme

La locandina del docufilm

La locandina del docufilm

Empoli, 25 maggio 2022 – Dare voce alle tante emozioni delle mamme, a partire da quelle che caratterizzano i nove mesi successivi al parto. Ascoltare le storie per condividere e fare tesoro dell’esperienza di ognuna. Il Comune di Empoli, nell'ambito del programma ‘Empoli città delle bambine e dei bambini’, ha promosso un incontro aperto al pubblico con la pedagogista Mariagrazia Contini: è in programma mercoledì 25 maggio alle 17.30, al Cenacolo degli Agostiniani di Empoli, in via dei Neri, 15.

L’incontro è promosso dal Comune di Empoli in collaborazione con il Centro Bruno Ciari. Nell’occasione, sarà proiettato il docufilm ‘I nove mesi dopo’, un documentario di Mariagrazia Contini, Paolo Marzoni e Vito Palmieri. A fare gli onori di casa sarà la sindaca di Empoli: porterà i suoi saluti per poi lasciare la parola a Elisa Bertelli, responsabile dei servizi educativi del Comune di Empoli, che si occuperà dell’introduzione dell’iniziativa. Si tratta di un argomento di interesse per tutti i genitori, per il personale educativo che accompagna i neo genitori e per tutti coloro che, a vario titolo, hanno a cuore le mamme.

Cosa succede nei nove mesi dopo il parto? Chi si occupa delle neo mamme e della loro sofferenza, alle prese con emozioni talvolta contrastanti. Come la paura di non essere adeguate o quel non-detto che deve fare i conti con la prescrizione sociale ‘se sei mamma devi essere felice’. La pedagogista Mariagrazia Contini, insieme a Vito Palmieri e Paolo Marzoni, con il docufilm "I nove mesi dopo", si è occupata proprio di capire quello che succede alle donne dopo la nascita di un figlio. Il documentario dà voce alla sofferenza che tante mamme vivono nei nove mesi del dopo parto. E lo fa raccontando storie di donne.

Mariagrazia Contini, come nasce il docufilm?

“Nasce un po’ come denuncia della prescrizione sociale della ‘felicità obbligata’ per le neo mamme. Avere un figlio è un’esperienza importante e complessa, con luci e ombre. Ho incontrato molte neo mamme che provavano sentimenti di inadeguatezza e di paura, e qui racconto alcune delle loro testmonianze. È concesso loro di sentirsi tristi per due settimane, se vanno oltre vengono consegnate alla medicina perché si parla di depressione post-partum. Questo lo trovo ingiusto, perché le porta a vergognarsi dei propri sentimenti di fragilità, a nasconderli e dunque a soffrire maggiormente”.

Da cosa dipende questa infelicità?

“Da molte condizioni, che vanno dalla propria personalità al rapporto di coppia al rapporto con la famiglia, alla condizione economica. Tempo fa si viveva in famiglie allargate, ora invece la solitudine non fa che accentuare i disagi”

Qual è l’obietto del documentario?

“Che tutte le donne possano parlare senza vergognarsi della propria condizione di neo mamme, e delle emozioni positive che provano intrecciate a quelle più problematiche. In Emilia esistono delle politiche sociali educative e di accompagnamento, e funzionano. Dovrebbero essere attivate su tutto il territorio, per il benessere di tutte le neo mamme”.

Maurizio Costanzo