
Ilaria Posarelli e Mattia Fornabaio (foto di Sanzio Fusconi)
Vinci (Firenze), 27 ottobre 2021 -Un viaggio affascinante nei meandri del teatro e del mistero. È quello che gli spettatori affronteranno attraverso tre dei più terrificanti racconti di Edgar Allan Poe, che indagano le piaghe più nascoste e gli incubi dell’uomo, grazie al nuovo appuntamento con le letture sceniche accompagnate da musica dal vivo dell'Associazione Culturale "Ilaria e Mattia presentano". L’Associazione è nata nel 2017 dall'unione di una pianista classica, Ilaria Posarelli, e di un attore di teatro, Mattia Fornabaio. Portando sul palcoscenico testi classici con una nuova formula - nella quale musica e teatro diventano sinergici – l’obiettivo è quello di riavvicinare il pubblico al teatro dopo lo stop del lockdown, appassionando anche i più giovani.
Nel weekend di Halloween il Teatro di Vinci diventerà lo scenario de "I racconti del terrore", con Mattia Fornabaio voce narrante, e Ilaria Posarelli al pianoforte classico, che guideranno il pubblico in un’incursione nella mente oscura e perversa dello scrittore Edgar Allan Poe, autore dell’opera datata 1845 ‘Tales of terror’, "Racconti del terrore". La narrazione sarà accompagnata dalla musica eseguita dal vivo al pianoforte, che porterà il pubblico dentro l’atmosfera enigmatica e oscura dei racconti di Poe.
Due le date fissate nel calendario del Teatro di Vinci: la prima de "I racconti del terrore" si terrà sabato 30 ottobre alle ore 21, mentre la replica andrà in scena domenica 31 ottobre alle ore 17. Viste le limitazioni Covid per la vendita dei biglietti d'ingresso, la prenotazione dei posti è obbligatoria e può essere fatta chiamando i numeri 329.857477 (anche tramite WhatsApp) oppure 0571.933285, ma anche scrivendo alle email [email protected] o [email protected]. L'accesso al Teatro sarà consentito nel rispetto delle norme anti-Covid in vigore.
Mattia Fornabaio, come nasce l’idea di questo spettacolo?
"La nostra passione per la letteratura classica ci ha spinto a scegliere Edgar Alan Poe per questo nuovo spettacolo, che sembra perfetto per Halloween, crediamo di aver creato un'esperienza di teatro e musica davvero particolare. Nella lettura dei testi, ci siamo lasciati trasportare e suggestionare dalle parole per poi scegliere delle musiche che gli stessi testi ci hanno suggerito. Improvvisazione e sperimentazione sono le due parole chiave per la creazione di questa rielaborazione che vuole mettere in risalto l’aspetto onirico, psicologico e drammaticamente inquietante dei testi di Edgar Allan Poe, con l'obiettivo di diffondere arte a tutto tondo”.
Un altro dei vostri obiettivi è quello di avvicinare i più giovani a teatro
“Esatto. Abbiamo deciso di dedicarci anche alla riscoperta e rielaborazione di opere come i "Racconti del terrore", portandola in scena nella nostra personale e unica versione, attraverso cioè la forma teatrale-musicale, per cercare di coinvolgere soprattutto i più giovani, e per rinnovare l’interesse del pubblico verso i testi classici. Ciò può essere una risorsa e una strada più avvincente e accattivante per appassionare. Questa unione infatti, che cerca di abbracciare più pubblico possibile, fa sì che chi è appassionato solo di musica classica si possa avvicinare alla recitazione, e viceversa, chi è abituato a vedere solo teatro, può scoprire delle cose sulla musica classica che forse non conosceva. ".
Quali altri autori metterete in scena?
“Prossimamente porteremo in scena, sempre al Teatro di Vinci, uno spettacolo su Pinocchio nella stessa modalità, unendo cioè recitazione e musica classica. E poi, sempre per avvicinare a teatro anche le famiglie, la storia di Babar dal libro di Jean de Brunhoff. Oltre a dei nostri testi come ‘Cinema in concerto’, che racconta le tappe principali della storia del cinema attraverso gli occhi degli appassionati”.
Il pubblico come reagisce alla formula teatral-musicale?
“Gli spettatori sono molto incuriositi. Dopo aver assistito a un nostro spettacolo, il pubblico ne rimane entusiasta e ci sta premiando. La musica poi è centrale perché, come nel caso dello spettacolo di Poe, abbiamo scelto dei brani non solo di grandi autori, ma lasciamo anche spazio alla creatività e all’improvvisazione, sulla base della natura dei testi”.
Maurizio Costanzo