REDAZIONE CRONACA

Grosseto, salvata una gattina picchiata a sangue. Enpa: “Chi sa qualcosa si faccia avanti"

Trovata sanguinante e con diverse fratture spinali. E' ricoverata in una clinica per animali a Follonica

Mea, la gattina picchiata ora sta meglio

Grosseto, 6 agosto 2020 – Mea, la gatta dal pelo rosso e bianco, picchiata a sangue nel Grossetano, fortunatamente sta meglio. Ma Enpa lancia un appello: “Chi sa qualcosa si faccia avanti”. L’Ente Nazionale Protezione Animali ha infatti raccolto la segnalazione di questa ennesima violenza e invita tutti i cittadini che vivono nel grossetano, frazione di Gavorrano, a farsi avanti se hanno visto qualcosa.

"Quella capitata a Mea è infatti ancora una violenza impunita e ingiustificata nei confronti di un animale, la cui unica colpa è quella di essersi trovato nel posto sbagliato in presenza di persone crudeli e senza scrupoli. Quello che è capitato alla piccola gattina di nome Mea, è davvero un gesto di grande crudeltà", fa sapere Enpa.

Mea è stata trovata sanguinante e con diverse fratture spinali, e rischiava di morire, se non fosse ststa messa in salvo e curata. La gattina, che vive a Bivio di Ravi, Frazione di Gavorrano, in provincia di Grosseto, è stata probabilmente aggredita da qualcuno che, come descritto nel referto veterinario l’ha colpita dall’alto. .

Il veterinario di Follonica che l’ha visitata e curata ha scritto chiaramente che “sul pelo non si evidenziano tracce di pneumatici e sono assenti le abrasioni presenti in corso di traumi automobilistici”. Nessun incidente dunque. “Le lesioni - scrive ancora il veterinario nel referto – sono state provocate presumibilmente da trauma dall'alto”. Mea, ora sta meglio, è ricoverata in una clinica per animali a Follonica e presto potrà tornare a casa dalla sua padrona. Resta però la paura che qualcuno, purtroppo ancora non identificato, possa fare del male di nuovo a lei o ad altri animali della zona. “Per questo – precisa l'Ente Nazionale Protezione Animali - è quanto mai importante che se qualcuno sa qualcosa si faccia avanti. Non possiamo stare con le mani in mano in attesa del prossimo attacco ad un essere innocente ed indifeso”.

Maurizio Costanzo