18 marzo, è la giornata del riciclo. Fra trent’anni nei mari più plastica che pesci

I consigli per una spesa green. E a Milano sta per aprire la Fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili

Una montagna di rifiuti di plastica (foto Ansa)

Una montagna di rifiuti di plastica (foto Ansa)

Firenze, 18 marzo 2024 - Il riciclo dei rifiuti può aiutare a salvare il pianeta. Ogni anno la Terra produce miliardi di tonnellate di risorse naturali, ma vengono sovrasfruttate e sono destinate ad esaurirsi. E con loro, avvertono gli scienziati, è destinata ad esaurirsi la vita stessa. Riciclare è la soluzione contro il cambiamento climatico, aumenta l'occupazione locale in tutto il mondo e aiuta a conservare le sei preziose risorse primarie della terra cioè: acqua, aria, petrolio, gas naturale, carbone e minerali, da cui oggi dipendono tutti i nostri averi. Oggi l'umanità non può sopravvivere senza di loro. Il riciclo è dunque la "settima risorsa". Ecco perché, nel 2018, la Global Recycling Foundation ha istituito la Giornata mondiale del riciclo, che si celebra oggi, 18 marzo. L’obiettivo è sensibilizzare sull'importanza del riciclo.

Basti pensare alla plastica, il cui impatto su esseri viventi e habitat naturali - come emerge dal rapporto del Wwf - è sempre più devastante. La possiamo trovare ovunque nel mondo: nei suoli, nei fiumi, nell'aria, persino nel cibo. Per fare un esempio, in Italia ogni anno gettiamo 4mila tonnellate di plastica solo con il consumo degli spazzolini da denti. Senza un miglioramento nella gestione di questi rifiuti, avvisano gli esperti, tra 30 anni nel mare potrebbero esserci più plastiche che pesci. Gli esperti consigliano, nel quotidiano, di privilegiare tessuti di fibre naturali, l’acqua del rubinetto (per ridurre l'utilizzo di bottiglie di plastica), cialde per caffè compostabili (o la vecchia moka). A tavola invitano a usare bicchieri o stoviglie riutilizzabili o biodegradabili, e quando si va a fare la spesa, buste riutilizzabili, biodegradabili o compostabili. Da evitare sarebbero i cotton fioc non biodegradabili, le cannucce, i cosmetici con microplastiche, i rasoi gli accendini e altri prodotti usa e getta in genere. In questi giorni Milano diventa luogo d’incontro e riflessione cu quel che sta capitando al nostro pianeta, grazie a ‘Fa’ la cosa giusta!’ che da 20 anni dà voce alla sostenibilità. “Rendere visibile l’essenziale” è il filo rosso che la Fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili - organizzata dalla casa editrice Terre di mezzo - intreccia per la sua ventesima edizione, in programma dal 22 al 24 marzo all’Allianz MiCo di Milano. Due padiglioni per un totale di 32mila quadri con 475 realtà espositive divise in 8 sezioni tematiche dedicate ai diversi ambiti della vita quotidiana: turismo consapevole, grandi cammini e outdoor; critical fashion; mangia come parli, abitare green; il pianeta dei piccoli; cosmesi naturale; area vegan, pace e partecipazione. C’è la “Critical fashion”, che ospita produttori di abbigliamento e accessori realizzati con materiali riciclati o di riuso, filati biologici o naturali, materie prime organiche; mentre nella sezione “Abitare green” si possono trovare complementi di arredamento ma anche informazioni sull’energia prodotta da fonti rinnovabili. Al pubblico vegano è dedicata un’intera area che raccoglie prodotti dall’abbigliamento all’alimentazione; la “Cosmesi naturale e biologica” offre invece prodotti per la bellezza e cura del corpo e della casa. Immancabili “Il pianeta dei piccoli”, attento a prodotti e servizi per la cura del bambino, e “Mangia come parli”, la sezione giusta per chi desidera approfondire con degustazioni e laboratori la conoscenza dei prodotti provenienti da agricoltura biologica, biodinamica, a Km0 o della filiera del commercio equo e solidale. I progetti di associazioni, distretti e reti Ong, associazioni di tutela dei consumatori e sindacati sono infine presentati nella sezione “Pace e partecipazione”. Durante i tre giorni di fiera si sviluppa un fitto programma culturale di incontri, laboratori, mostre fotografiche, degustazioni e spettacoli, per grandi e bambini, a cura di esperti e associazioni. L’area dei Social Cohesion Days ospita l’incontro con l’attore e scrittore Marco Paolini che, con il suo Cantiere Fabbrica del Mondo, racconta storie sulla terra che si è inceppata; sulla biosfera che è anche un’antroposfera di animali, piante, pietre, dighe, plastiche, bombe, rigassificatori, barconi, treni e ferri da calza; sulle interconnessioni che fingiamo di non vedere; sui problemi e sulle soluzioni, senza purismi e moralismi. Altro volto noto in fiera è Giovanni Storti, per il quale “fare la cosa giusta è ridurre al minimo gli sprechi e i propri desideri”.

Il noto attore comico, oltre che appassionato ortista, regala al pubblico il dialogo “Chiedimi se la mia terra è felice!” con Miharisoa Rakotovao, referente dell’associazione TsiryParma in Madagascar, impegnata nella tutela della foresta di Vohidahy con il progetto “Custodi della foresta” sostenuto dalla fiera. Tra le mostre c’è “Wild City. Storie di natura urbana”, esposizione interattiva organizzata dal Muse, Museo delle Scienze di Trento, un viaggio negli ecosistemi urbani tra minacce, opportunità, adattamenti e nuove forme di coesistenza, raccontate anche grazie ad attività ludiche pensate per grandi e piccoli. Ad accompagnare i bambini di tutte le età alla scoperta del mondo marino c’è lo Spazio Marea curato dall’Area Marina protetta di Miramare dove è allestita la mostra “Dentro e fuori l’acqua”. Attraverso le fotografie, i piccoli visitatori possono esplorare l’ambiente di marea, diviso tra mondo terrestre e marino, e scoprire le sfide che ogni giorno gli abitanti di questo ambiente “estremo” devono affrontare per sopravvivere. Dalla natura alla città: sono molti gli incontri dedicati a guardare con nuovi occhi i luoghi che abitiamo. Nel nuovo spazio ideato per gli editori, viene presentato il volume “Mamme ribelli. Le donne che in Italia lottano per la salute dei figli di tutti”, che racconta l’impegno delle mamme contro l’inquinamento dei territori e il saccheggio ambientale. Vengono da tutta Italia, come le Mamme No Pfas del vicentino, le Mamme Volanti di Brescia, i Genitori Antismog di Milano, le donne di Taranto. Con l’ingegnere ambientale ed energetico Giovanni Mori si può assistere alla conferenza-spettacolo “Le città invivibili”: un viaggio ironico che in una sola ora fa ripensare al modo in cui vivere gli spazi urbani, per rimettere le persone al centro e salvare il pianeta. Nasce oggi Bobby Solo nato il 18 marzo del 1945 a Roma. Compie oggi 79 anni. È forse il più celebre caso di cantante che ha scelto il nome d'arte per sbaglio A chiamarlo Bobby fu Vincenzo Micocci, uno dei grandi della discografia italiana, che lo aveva messo sotto contratto. Micocci intendeva chiamarlo Bobby disse alla segretaria: “Chiamiamolo Bobby, solo Bobby". Così nacque Bobby Solo. Ha detto: “Quando appresi la notizia della morte di Elvis mi misi alla guida della mia auto. Mi fermai e davanti al mare continuai a piangere per tutta la notte ascoltando musica fino alle sette del mattino. All'alba, al primo spuntare del sole, mi decisi a ritornare a casa. Non ho parlato con nessuno per due o tre giorni come se avessi perso uno dei miei genitori”.