Gingillo: "Fantino di Contrada? No, grazie"

"Non ho montato nel Valdimontone, Solu tue due non è un cavallo che fa la differenza. Sono amareggiato, mi sentivo carico"

Gingillo con il capitano della Lupa Cesare Celesti

Gingillo con il capitano della Lupa Cesare Celesti

Siena, 29 agosto 2022 - «Senti l’amarezza nella voce? E anche un pizzico di rabbia? Se non fosse così vorrebbe dire che non m’importa del mio lavoro. Che invece amo", mette subito i puntini sulle ’i’ Gingillo. Chiarisce meglio il concetto: "Siamo atleti e come tale competitivi. Facciamo tanti sacrifici, normale che cerchiamo la gloria. Ho saltato il 2019 per la squalifica, poi c’è stato il covid. Mi sentivo bene, ero carico a pallettoni. Amareggiato, sì lo sono: bastava che uno dei due Palii girasse un po’ meglio e me la sarei potuta giocare".

Gingillo si attendeva un’annata diversa.

"A luglio non sono stati portati i cavalli migliori e quei pochi rimasti sono andati in Contrade dove arrivavano prima altri. Ho scelto quello della Chiocciola perché aveva un po’ di motore anche se gli mancava ancora un pizzico di esperienza,sia fra i canapi ma soprattutto nelle curve. Ad agosto ho fatto una scelta per rapporto e situazione. Montando un cavallo al debutto che, comunque, nei quattro giorni è venuto avanti. L’obiettivo era fare un bel Palio. Purtroppo al nono posto, cavalli in basso tutti partitori. Ho scelto di buttarmi in basso nel viottolo però ho trovato un po’ di tappo per cui non ho potuto sfruttare le traiettorie che mi avrebbero consentito di uscire fra i primi e fare appunto una bella corsa. Un intoppo al Casato per via del cavallo dell’Onda che poi mi sono ritrovato all’uscita da San Martino, scosso. Insomma, una serie di intoppi. Quanto ad Astoriux resta un cavallino in prospettiva interessante. Chiaro che era in un lotto dove Violenta ha fatto la differenza per situazione, per le sue qualità e anche per l’accoppiata".

Perché non scegliere Solu tue due nel Valdimontone?

"Perché era un cavallo esperto quanto vuoi però, alla fine ha un pregio, sta al canape e parte, Ma la differenza non l’ha mai fatta. Ho considerato poi che questi due anni di blocco erano passati anche per lui. Quindi, ripeto, sono andato a cercare la situazione, un cavallo nella Lupa, Contrada con cui avevo rapporti, dove vedevo un potenziale che poteva equivalere a un Solu Tue Due anche se un po’ più inesperto. Se qualcuno magari c’è rimasto male perché non ci sono andato vorrei dire che, alla fine, Solu tue due non l’ho dato a nessuna Contrada dove potevo montare".

Ennesima vittoria di Tittia: come cambia il Palio?

"Per lui molto, in positivo. Non che prima fosse sfavorevole, ora però lo è ancora di più".

Anche questione di fortuna.

"C’entra sempre, però quando vinci così in sequenza la bravura è indiscussa. Se monta i cavalli migliori vuol dire che se li merita, anche se certo sa che dalla sua parte negli ultimi tempi le cose sono sfilate bene. Comunque la fortuna va cercata. Prima del 2018 non riuscivo a montare cavalli competitivi, poi ho avuto la possibilità su Porto Alabe e ho vinto. Quando mi ricapiterà un’occasione del genere ci metterò del mio e poi si vedrà".

Gingillo fantino di Contrada?

"Mai dire mai però, al momento non ho alcuna intenzione. Se devo sbagliare voglio farlo con la mia testa, libero nelle scelte".

Chiocciola e Lupa restano vicine?

"Chiocciola bene, sono stati bei giorni al di là del risultato. Anche la Lupa mi è vicina. Speriamo la prossima volta di avere un cavallo competitivo".

Prima dell’assegnazione dicesti a la Nazione che ci potevano essere altre possibilità: forse la Giraffa?

"Ho detto solo che ci sono Contrade che, se anche al momento non si crea la possibilità di monta, si costruisce un rapporto che nel futuro può concretizzarsi. Non mi riferivo ad una Contrada in particolare".

Pensiamo a luglio 2023: le sei Contrade che corrono? Come sei messo?

"Qualche rapporto c’è già, vediamo chi poi uscirà".

Cosa ti ha insegnato questa stagione?

"Preferisco tenerlo per me".