Gasolio, scoperta maxi frode da oltre 14 milioni tra Toscana e Umbria

L'associazione criminale operava attraverso sette società che commercializzavano il carburante proveniente dalla Slovenia e Croazia. Sanzioni fino a 30 milioni

L'agenzia delle Dogane

L'agenzia delle Dogane

Perugia, 23 settembre 2022 -  Un'evasione dell'Iva per 14,4 milioni di euro è stata accertata nel corso di verifiche condotte dai funzionari dell'Agenzia delle Accise, dogane e monopoli di Perugia che hanno notificato l'esito delle attività all'amministratore unico, residente a Napoli, e intestatario di una società con sede legale a Roma.

Applicate sanzioni fino a 30,2 milioni di euro. L'uomo - riferisce Adm - era sconosciuto al fisco, ma le presunte attività illecite della sua azienda hanno fruttato in appena due anni (2016 e 2017) più di 14 milioni di euro a una associazione a delinquere sgominata dalla Procura di Pistoia a seguito di due diverse inchieste, condotte dalla guardia di finanza toscana e dagli Uffici di Perugia dell'Agenzia delle Accise. L'associazione criminale operava attraverso sette società che commercializzavano gasolio per autotrasporto proveniente dalla Slovenia e Croazia.

La base da cui muovevano le attività illecite - si legge sempre in una nota di Adm - era presso una società del pistoiese che svolgeva le funzioni di deposito per lo stoccaggio del carburante. Le altre sei aziende si dedicavano all'acquisto del carburante dai due Paesi e alla rivendita in alcuni distributori di cui detenevano la proprietà e che erano contraddistinti da un proprio marchio.

Secondo Adm la società di Roma, oggetto della verifica che ha portato a scoprire l'evasione, emetteva lettere di intenti simulando il possesso dello status di esportatore abituale, così da trattenere l'Iva sulla rivendita senza versarla allo Stato. Quella dell'amministratore unico residente a Napoli - viene riferito ancora - era la società individuata per la commercializzazione del carburante ai clienti dei distributori presenti in Umbria, Toscana e Lazio «in totale evasione Iva». L'accertamento concluso dai funzionari del nucleo antifrode di Perugia, sulla base dei libri contabili e degli accertamenti seguiti ai sequestri, ha consentito di accertare una evasione pari a circa 7,3 milioni di euro per il 2016 e a sette per il 2017 (per un totale di 14.395.275 euro).

Le sanzioni applicate vanno da un minimo di 15,1 milioni di euro a un massimo di 30,2 milioni di euro.