GAIA PAPI
Cronaca

Maxi furto in diretta sul telefono, "ho visto l’assalto alla mia azienda". Colpo da un milione di euro

Un commando di dieci persone isola le vie d’accesso alla fabbrica con tronchi d’albero ed entra in azione. Con l’acetilene i banditi fanno saltare in aria due casseforti e scappano con trenta chili di gioielli

Arezzo, clamoroso furto da un milione: via l’oro, i ladri bloccano tutte le strade

Arezzo, 21 ottobre 2023 – Ha visto in diretta l’assalto alla sua azienda. Un colpo da un milione di euro, scattato alle 3, nella notte fra giovedì e venerdì. Un commando composto da dieci persone, ha portato via trenta chili di preziosi, pronti per la spedizione ai clienti.

Maxi furto in diretta sul telefono, "ho visto l’assalto alla mia azienda". Colpo da un milione di euro

Lorenzo Farsetti, uno dei titolari dell’azienda orafa Multiform di Quarata, frazione alle porte di Arezzo, è saltato sul letto quando nel suo telefonino è risuonato il segnale che indica il sistema di allarme entrato in funzione. Il sistema di sicurezza è collegato anche con le centrali operative delle forze dell’ordine e dei vigilantes.

(Foto Cristini)

«Sullo schermo del mio cellulare, dopo un istante, hanno iniziato ad arrivare le immagini in diretta dall’azienda. Tre persone incappucciate erano appena entrate" racconta il titolare dello stabilimento, da cinquant’anni sulla breccia nella galassia aretina dell’oro.

Lui non ci ha pensato un attimo: è salito in macchina ed è partito. Ha raccontato di aver visto in azione tre banditi, ma gli investigatori ritengono che abbiano agito almeno una decina di persone, a giudicare dalla dinamica e dalle fasi del colpo: esecuzione in venti minuti.

Mentre Farsetti è in auto, i tre banditi si sono aperti un varco utilizzando come ariete una Lancia Y, rubata. Prima hanno sfondato il cancello d’ingresso, poi il portone principale. Una volta dentro, hanno agito nonostante il suono del sistema di allarme. Si sono diretti verso il "cuore" dell’azienda in cerca della cassaforte. Ne hanno trovate due e le hanno fatte saltare con l’acetilene. "Al loro interno c’erano circa trenta chili di catene d’oro, del valore di un milione di euro" spiega l’imprenditore.

Bottino milionario in tasca, poi la fuga. Sono saliti a bordo della Lancia Y, per poi abbandonarla nel piazzale di una ditta vicina. Ad attenderli, con ogni probabilità, il resto della banda composta, verosimilmente, da una decina di persone. Sì, perché prima di aver dato l’assalto alla ditta, i malviventi hanno messo in scena una tecnica che ricorre negli ultimi assalti alle aziende orafe aretine. I banditi hanno puntato tutto sul fattore tempo.

E avere tempo a disposizione era fondamentale per sbarrare la strada e assicurarsi la fuga. Così, hanno lasciato tronchi d’albero in tre punti delle strade d’accesso alla ditta. Così facendo hanno rallentato l’arrivo del titolare, del vigilantes e dei carabinieri da Arezzo. "Io ero bloccato, avevano sistemato tronchi di alberi a tutti gli accessi. Non potevo andare oltre. Sono sceso dall’auto e ho proseguito a piedi. Al mio arrivo, insieme al vigilantes, dei malviventi non c’era più traccia", ricostruisce Farsetti. I carabinieri conducono le indagini e stanno passando al setaccio le immagini delle telecamere interne dell’azienda che hanno ripreso i tre incappucciati.

C’è poi l’auto abbandonata e forse altre telecamere dislocate nella zona industriale di Quarata che potrebbero fornire dettagli utili. Gli investigatori lavorano anche sulla tecnica che ormai appare collaudata negli assalti alle ditte orafe, anche se non esiste automatismo nel collegamento tra un colpo e l’altro. Certo è che i raid si ripetono in una provincia in cui si muovono 18 tonnellate di oro: piatto ricco per i malviventi. Quello alla Multiform (un fatturato di 8 milioni nel 2021) è uno dei più imponenti. "Senza contare gli ingenti danni dovuti all’esplosione delle casseforti" dice con un filo di voce l’imprenditore aretino.