
Riscaldamento (Businesspress)
Firenze, 6 maggio 2019 - L'ondata di freddo che sta interessando la Toscana ha portato alla riaccensione edei termosifoni in alcune scuole. In particolare, da oggi (6 maggio) e fino al prossimo venerdì (10 maggio) riscaldamento aperto nelle scuole di Forte dei Marmi (in provincia di LuccaLucca) mentre a Pescia ( Pistoia) il riscaldamento è stato riacceso per due giorni, oggi e doman, 7 maggio, ma con possibilità di estendere il periodo. Per venire incontro alle esigenze dei bambini e dei ragazzi frequentanti le scuole del territorio comunale, dato il freddo straordinario di questi giorni che ha reso le temperature di maggio eccezionalmente basse, l'amministrazione comunale di Forte dei Marmi, spiega una nota, ha emesso un' ordinanza sindacale per la riattivazione del riscaldamento negli edifici scolastici a partire da oggi e fino a venerdì 10 maggio compreso.
Il freddo straordinario, con le montagne innevate nelle vicinanze, ha fatto precipitare in modo inusuale le temperature anche a Pescia dove per fronteggiare questo problema inaspettato, precisa una nota, il sindaco Oreste Giurlani ha subito ravvisato la necessità di riattivare il riscaldamento nelle scuole e negli uffici pubblici, estendendone la possibilità anche ai cittadini e alle aziende. Confrontandosi con gli uffici tecnici è stata firmata dal primo cittadino, un' ordinanza 'aperta' che prevede la riaccensione del riscaldamento nelle scuole comunali e la possibilità per tutti di farlo. Per il momento i giorni indicati nel provvedimento sono due, oggi e domani, con la possibilità, se le previsioni che indicano il perdurare di queste basse temperature almeno fino a giovedì per poi, da domenica, tornare a abbassarsi di nuovo, di estendere il periodo di accensione straordinaria degli impianti. «Come sempre invitiamo tutti a un utilizzo consapevole del riscaldamento - dice il sindaco - ma non potevamo certo lasciare gli studenti al freddo straordinario di queste ore. Valuteremo tutti insieme l'evolversi della situazione per interrompere o proseguire gli effetti dell'ordinanza».