Spray e pennarelli sulle meraviglie della città

Dal Ponte Vecchio a Santa Trinita fino alla Carraia. Slogan, parolacce e disegni sui monumenti più amati da fiorentini e turisti

Una delle lastre di marmo delle statue del Ponte Santa Trinita sporcato con una bomboletta

Una delle lastre di marmo delle statue del Ponte Santa Trinita sporcato con una bomboletta

Firenze, 16 dicembre 2021 - C’è un fenomeno che si chiama arte di strada – street art , in gergo – che trasforma anonimi muri di periferia e sottopassi ferroviari in pezzi rari di bellezza improvvisa che cristallizza con bombe di spray colorati emozioni e talenti. Poi c’è un altro fenomeno che è quello degli innumerevoli (e anonimi) imbecilli che non distinguono un diario di scuola dalle spallette del Ponte Vecchio e scarabocchiano uno dei monumenti più famosi del mondo con nonchalance . Dediche, slogan, cuori, bestemmie. Nessuno ferma gli imbrattatori seriali che hanno ridotto il ponte più antico della città, risparmiato perfino dai bombardamenti nazisti, come una lavagna all’ora della ricreazione. Per non parlare delle condizioni in cui versa il vicino Ponte Santa Trinita con le lastre delle sue statue riempite di spray. Lo scempio di palazzi , chiese e mura storiche ‘sbrodolate’ di frasi insensate, ghirigori, scarabocchi, ci indigna da anni ma una soluzione definitiva (fatta eccezione per le legittime, e mai abbastanza salate, multe elevate a chi viene colto sul fatto) sembra lontana. Impossibile e insensato pensare di riempire ogni angolo della città di telecamere e allora il problema, figlio di una mancanza di educazione strutturale, resta irrisolto. Non sempre c’è infatti la pasta sacra e dolce della verinice pronta a nascondere sotto la sua pelle profumata lo scarabocchio qualche balordo perché il più delle volte intervenire è questione complessa e laboriosa. In tal senso le parole del direttore degli Uffizi Eike Schimdt, intervistato ieri da La Nazione, in seguito al fattaccio del vandalismo a Palazzo Strozzi possono essere stimolo di riflessione per tutti. "A volte il Corridoio vasariano sul lato strada è stato sporcato. – ha detto Schmidt – In quel caso interveniamo tempestivamente con trattamenti ad hoc, non c’è tempo da perdere anche perché : le brutture innescano una reazione a catena che porta altre persone a sentirsi libere di scribacchiare dove un altro lo ha già fatto. Mi vengono in mente vecchi scarabocchi sul Ponte Vecchio. Qualcuno iniziò e tutti con il tempo gli andarono dietro. Un edificio pulito incute rispetto".