Antognoni-Fiorentina, ora è divorzio. Nove giorni per evitare lo strappo

Proposto un nuovo ruolo per la scoperta di talenti: la società è ancora formalmente in attesa di una risposta I dubbi del Capitano e i pochi margini per ricucire. Posizioni diverse sulla sostanza dell’impegno

Antognoni

Antognoni

Firenze, 22 giugno 2021 - Ancora pochi giorni per evitare un divorzio che farebbe sicuramente rumore, molta dunque è l’attesa per un eventuale nuovo incontro chiarificatore fra Giancarlo Antognoni e la Fiorentina. Che a meno di sorprese però non ci sarà, essendo molto critica la posizione del Capitano, che starebbe addirittura pensando a una sorta di "lettera aperta" per rendere noto il suo punto di vista, una volta terminato il rapporto di lavoro con il club. Da parte sua la Fiorentina è formalmente ancora in attesa di una risposta dopo il contatto fra il direttore generale Barone e lo stesso Antognoni, a proposito del quale nessuno si sbilancia ufficialmente, essendo le due parti vincolate da un contratto che scadrà il 30 di giugno e ancora in teorica fase di trattativa. E se la posizione del Numero 10 viola è stata fin subito poco entusiasta nei confronti della nuova prospettiva – un incarico di scouting per scoprire nuovi talenti, ma lontano dalla prima squadra e con una rimodulazione del compenso – non si sono registrate reazioni all’interno della società. 

Che da quanto è stato possibile ricostruire, aveva invece pensato di valorizzare le intuizioni e la professionalità affinate dall’Unico 10 anche durante il suo impegno con la Federazione nell’ambito delle Nazionali Giovanili. Ed è proprio lì – in Federcalcio – che Antognoni potrebbe riprendere il proprio cammino nel caso in cui si dovesse interrompere il rapporto con la Fiorentina. Il condizionale avvolge una vicenda pericolosa da maneggiare, essendo infinito il rispetto che i tifosi viola hanno per il Capitano. La proprietà americana lo aveva confermato dopo l’esperienza con i Della Valle ed era stato proprio Antognoni a "presentare" Rocco Commisso di fronte a seimila persone accorse allo stadio Franchi, il 7 giugno 2019.

Un’investitura che il primo anno si è tradotta nell’incarico di Club Manager, potenziato all’inizio della scorsa stagione con l’aggiunta del ruolo di Technical Manager. Quanto poi questo sia stato in realtà esercitato, può essere all’origine dei diversi punti di vista fra le due parti. Di sicuro non è stata molta la soddisfazione generale durante lo scambio di idee che – nelle intenzioni della Fiorentina – avrebbe dovuto ricalibrare l’impegno di Antognoni anche in base alla stessa volontà della Bandiera viola. Qualcosa però non ha funzionato, anche se in teoria esistono (piccolissimi) margini per recuperare.