Lavori Fi-Pi-Li, i soldi non bastano. Cantieri: servono procedure urgenti

La Metrocittà di Firenze (che ha in gestione la manutenzione tutta la "Sgc") spiega il piano I soldi delle multe e della Cosap utilizzati tutti per la strada. Interventi per la frana, domani il summit

Numeri impressionati per il traffico in Fipili

Numeri impressionati per il traffico in Fipili

Firenze, 27 dicembre 2021 - «Ma lo sapete quanti soldi investe Autostrade per l’Italia sulla Firenze Mare che è più breve ed è meno trafficata della Fi-Pi-Li? 120 milioni per la manutenzione straordinaria e ordinaria. E sapete quanti soldi ha a disposizione la Città metropolitana di Firenze ogni anno per l’ordinario? 10 milioni e mezzo che provengono da multe da autovelox in massima parte e da pagamento di Cosap di distributori di benzina". Allargano le braccia dal vertice dell’ex Provincia di Firenze come a dire: "Ma con questi numeri dove vogliamo andare?".

Questi dati li conoscono bene anche in Regione, eppure l’altro giorno di ritorno da Roma il presidente toscano Eugenio Giani è sbottato: "Gli abbiamo dato altri 4 milioni, ora facciano i lavori". Non l’hanno presa bene a Palazzo Medici Riccardi, casa della Città metropolitana fiorentina guidata dal sindaco Nardella tanto che la replica non si fa attendere: "I quattro milioni sono arrivati anche se in ritardo a fine maggio... difficile fare in fretta e bene come si auspicano tutti se i cantieri non si possono aprire in procedura di somma urgenza come la Regione ha disposto". Insomma tra proprietà (Regione) e amministratore (Metrocittà, ex Provincia di Firenze) non corre buon sangue sarà per il progetto gianiano di voler creare Strade toscane spa per gestire direttamente la "Sgc" strada di grande comunicazione Fi-Pi-Li e le altre strade regionali. La frana , che sta mettendo tutti i giorni in difficoltà il traffico, nel tratto tra Firenze ed Empoli è del gennaio scorso, a febbraio la Regione mette a disposizione 300mila euro. Non bastano tanto che la Metrocittà anticipa altre risorse ad aprile per i lavori, poi a metà maggio il tesoretto da 4 milioni.  

Ora c’è il nodo delle procedure: la Metrocittà vorrebbe farli in somma urgenza per superare passaggi e accorciare i tempi con affidamenti diretti. "La Regione non ha riconosciuta la necessità della somma urgenza quindi dovremo passare per la Conferenza dei servizi e dovremo avere il via libera per il vincolo paesaggistico...". La Metrocittà confida di strappare qualche intervento in urgenza: domanì ci sarà un summit tecnico per intervenire nelle aree più ’precarie’ dove si è formato l’avvallamento lungo la carreggiata (dovuto alla frana o no?).  

Intanto è stata messa da parte l’idea della limitazione alla circolazione dei mezzi pesanti che si riverserebbero su una fragile viabilità parallela. "L’estate sulla Fi-Pi-Li? Non sarà semplice" continuano dal vertice della Città metropolitana. Gli interventi sono stati divisi in due lotti nell’area franata. Tutto dovrebbe finire entro il 2021 anche se con la chiusura del primo lotto la viabilità sarebbe ripristinata.  

Prospettive di medio termine? Il progetto terza corsia? Nel 2009 fu aprovato per sette chilometri del tratto fiorentino, il più problematico. Costo 95 milioni. E’ rimasto nel cassetto. Si può sbloccare solo con fondi europei ad hoc perché il Pnrr (piano di ripartenza europeo) si rivolge ad altri obiettivi. E la Fi-Pi-Li resta cenerentola.