La Festa della Toscana celebra i diritti: un patrimonio di valori da difendere

Il 30 novembre, in occasione dell'anniversario dell’abolizione della pena di morte, ci sarà la cerimonia a Firenze e lo spettacolo a Cascina

Firenze, 30 novembre 2022 - E’ la libertà di espressione il tema della Festa della Toscana, che si celebra il 30 novembre, con un nutrito calendario di eventi. A Firenze alle 11 la cerimonia solenne e, alle 21, l’appuntamento a Cascina alla Città del Teatro. Arrivata alla 23esima edizione, la Festa celebra l’abolizione della pena di morte, per la prima volta al mondo, da parte del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo I, il 30 novembre 1786. A spiegare obiettivi e significato della festa, il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo.

Costituzione e ragazzi
Costituzione e ragazzi

Presidente come mai avete dedicato questa edizione all’articolo 21 della Costituzione?

"Perché ogni anno, il 30 novembre, vogliamo coniugare il ricordo della scelta rivoluzionaria fatta da Pietro Leopoldo, con un grande tema dell’attualità: dopo i nuovi diritti e la lotta ai linguaggi d’odio, ci è sembrato importante e significativo dedicarla alla libertà d’espressione. Vogliamo spiegare, soprattutto ai giovani, che la Toscana è sempre stata dalla parte giusta della storia e fare in modo che le nuove generazioni possano raccogliere il testimone".

Perché è ancora importante ribadire certi valori?

"Abbiamo l’onere e l’onore di vivere in una terra in cui i diritti primari della persona hanno radici profonde. Ma questo non può e non deve mai essere dato per scontato. Abbiamo voluto ampliare il programma aggiungendo, alla seduta solenne del mattino, uno spettacolo serale in cui, sul palco del Teatro di Cascina, si alterneranno artisti che presteranno la loro voce e musica per sottolineare l’importanza della libertà di espressione".

Come mai Cascina?

"Cascina è il luogo dove è sepolto Gregory Summers, giustiziato negli Stati Uniti dopo essersi sempre professato innocente e che, negli ultimi anni della sua vita, ha avuto una fitta corrispondenza epistolare con gli studenti della scuola Luigi Russo di Navacchio. Prima di morire chiese di essere tumulato lì, nella città e regione che più di ogni altra gli avevano mostrato il valore della parola ‘umanità’".

Quale messaggio vuole mandare il consiglio regionale a ragazze e ragazzi toscani?

"Che non siano mai indifferenti. Che non pensino mai che a loro non potrà accadere quello che oggi, purtroppo, stanno vivendo i loro coetanei in Ucraina, Iran, Afghanistan. Paesi in cui vengono meno le libertà più elementari: il diritto alla vita, allo studio, a esprimersi o a essere donna. Mahsa Amini aveva 22 anni quando, a settembre, è stata uccisa dalla polizia religiosa di Teheran perché l’hijab non le copriva tutti i capelli. Di fronte a tutto questo non possiamo pensare di girarci dall’altra parte ma impegnarci, ogni giorno, in difesa della libertà di ciascuno".

Il programma inizierà il 30 novembre alle 11 al Cinema La Compagnia di Firenze con la seduta solenne con i presidenti del consiglio e della giunta Mazzeo e Giani; con Maria Chiara Carrozza, presidente del Cnr, e la giornalista Federica Angeli. Seguirà il corteo dei gonfaloni. Poi a Cascina, la visita alla tomba di Gregory Summers, la messa al Santuario di Montenero e (ore 21) lo spettacolo "Voci della Libertà" con i Tlon, Gaia Nanni, Ginevra di Marco, Giovanni Truppi, Vasco Brondi.