Enrico Rossi indagato, la sua replica: "Calcoli della procura sbagliati"

Sotto la lente il finanziamento per la campagna elettorale del 2015, "Mi viene contestato solo il superamento del tetto di spesa, ma ho dimostrato che è tutto regolare"

Enrico Rossi

Enrico Rossi

Firenze, 13 aprile 2021 - “Non viene contestato come illecito nessun finanziamento che ho ricevuto; tutti i finanziamenti che ho ricevuto sono stati verificati e su nessuno di essi è stato trovato nulla da ridire". Lo dice l'ex presidente della Regione Enrico Rossi riguardo all'inchiesta che lo vede imputato a Firenze. Per lui è stato chiesto il rinvio a giudizio. L'accusa  di falso.

"Mi viene solo contestato - spiega Rossi - di aver superato il tetto di spesa fissato per la campagna elettorale. Noi - io e il mio legale - crediamo che sia invece il calcolo della procura ad essere sbagliato. Lo abbiamo dimostrato nella nostra memoria. Quel tetto noi lo abbiamo rispettato. Conseguentemente mi viene contestato anche il falso ideologico, un’accusa che viene rivolta esclusivamente a funzionari pubblici ma che non può essermi rivolta perché ovviamente ho firmato il bilancio per la campagna elettorale non da presidente ma da privato cittadino. Si tratta dunque di aspetti formali di cui si occupa il mio legale”.