Un tunnel per collegare l'Elba al Piombino: ora c'è qualcosa di più di una semplice idea

Primi studi di fattibilità su un'opera ideata da un isolano che si è trasferito a Londra

L'isola d'Elba vista dall'alto

L'isola d'Elba vista dall'alto

Portoferraio (Livorno), 24 gennaio 2019 - Un tunnel sottomarino per collegare l' Elba al continente che consentirebbe a turisti e residenti di raggiungere l'isola a tutte le ore direttamente in auto, senza dover prendere il traghetto, con una conseguente riduzione dei tempi di percorrenza dell'ultimo tratto e, probabilmente, anche del relativo costo.

Al momento solo un'idea che però per la prima volta è divenuta oggetto di un approfondimento. Su questa ipotesi, per molti fantascientifica, ha iniziato a lavorare da quasi un anno la 'Cacelli Partners Ltd,' di Riccardo Cacelli, elbano di Cavo, ex dipendente della Confcommercio da tempo trasferitosi a Londra.

E la scorsa settimana c'è stato anche un primo sopralluogo sull'isola da parte dello staff dello studio 'Adu London UK' al quale è stato affidato l'incarico di affrontare le tematiche tecniche relative alla fattibilità del progetto. A raggiungere l' Elba per effettuare i rilevi sono stati il titolare dello studio Adu, l'architetto David Ulivagnoli che lavora tra l'Italia e l'Inghilterra e, oltre ad aver conseguito due master in paesaggistica, ha al suo attivo precedenti esperienze di studi e progettazioni su gallerie, e due dei suoi più validi collaboratori, il dottor Piero Scarsella ed il geometra Stefano Nesti.

«Il motivo del sopralluogo – spiega David Ulivagnoli - era verificare sul campo la possibilità di reailzzare quello che avevano studiato su mappe, cartografie ed immagini satellitare. Siamo andati a vedere i 2-3 luoghi che ci sembravano papabili sia a Piombino che nella zona nord orientale dell' Elba. Il risultato è che, pur dovendo prendere in considerazione tante cose dal punto di vista ingegneristico e geologico, l'opera è fattibile come dimostrano anche altri tunnel sottomarini già realizzati. Fondamentale è limitare l'impatto paesaggistico nei punti di arrivo e partenza del tunnel dove dovranno sorgere altre infrastrutture. Faremo un progetto innovativo con animazioni tridimensionali».

Gli amministratori isolani ad oggi non sono stati coinvolti. « Si sa solo – dice il sindaco di Rio Marco Corsini - che è un embrione di idea su cui qualcuno sta lavorando alla quale guardiamo con curiosità, ma anche con interesse perchè apre una riflessione importante sul tema dell'insularità e dei collegamenti. Si tratterebbe di un'infrastruttura di grande impatto che va progettata, costruita, finanziata e gestita. Attendiamo di capire come si declineranno questi temi che sono fondamentali. E poi c'è da capire chi governerebbe l'operazione e se la gente dell' Elba vuole il tunnel perchè opere di questo genere hanno bisogno del pieno consenso del territorio».