E45, viadotto chiuso per rischio crollo, Italia divisa in due. Caos tra Emilia e Toscana

I disagi e le polemiche dopo la decisione della magistratura, che ha aperto un'inchiesta. "

La chiusura del viadotto della E45

La chiusura del viadotto della E45

Arezzo, 17 gennaio 2019 - L'Italia è divisa in due a causa della chiusura di un viadotto sulla E45, la strada che collega Tirreno e Adriatico e che viene utilizzata soprattutto da moltissimi mezzi pesanti. Il sequestro è stato disposto dal gip su richiesta della procura di Arezzo. Che in seguito ad alcuni video che mostravano l'usura del viadotto ha deciso di bloccare tutto il traffico. Una soluzione che ha voluto evitare altre possibili tragedie dopo quella del ponte Morandi. Il tratto chiuso è quello tra Valsavignone e Canili ed è proprio a cavallo tra Emilia Romagna e Toscana. Predisposta una serie di itinerari alternativi.

Sarà adesso l'inchiesta giudiziaria (il fascicolo per il momento è a carico di ignoti) a stabilire se davvero quel viadotto poteva crollare. Ma intanto c'è il disagio di migliaia di persone, dai camionisti, agli studenti, ai pendolari. Tanta gente che si vede da un giorno all'altro la vita sconvolta e che solo con difficoltà potrà raggiungere la scuola o il posto di lavoro.

Il sequestro, avvenuto nella giornata di mercoledì 16 gennaio, fa infiammare il dibattito sulle infrastrutture italiane e la loro condizione. Intanto, nella mattina di giovedì 16 gennaio, le forze dell'ordine presidiano la zona. Diversi i camion che sono stati fatti tornare indietro quando arrivano all'altezza di San Sepolcro. Qui, vengono in pratica riaccompagnati al casello di Arezzo dell'Autostrada del Sole, da dove dovranno arrivare a Bologna e poi scendere giù per raggiungere l'Adriatico. Un giro lunghissimo che porta a ritardi nelle consegne. 

Il sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli si è detto molto preoccupato per la situazione che sta creando pesanti disagi al traffico e ai trasporti, ma anche a circa 200 studenti romagnoli iscritti ai licei e agli istituti superiori di Sansepolcro e Città di Castello (Perugia).Aumento del traffico registrato anche sul Passo di Viamaggio che, fanno presente i sindaci della zona, comprende nel suo tratto il viadotto di Ponte Presale il quale in passato è stato già oggetto di sopralluoghi.

Particolarmente critici i sindaci di Pieve Santo Stefano Albano Bragagni e Bagno di Romagna (Forlì Cesena), concordi nel dire che per i territori compresi tra le due province la chiusura rappresenta un problema pesante per l'economia della zona. Vari interrogativi intanto sulla mancata manutenzione della vecchia Tiberina Bis sollevati da residenti e amministratori locali. Confindustria intanto parla di "Disastro annunciato"