REDAZIONE CRONACA

È valdarnese il nuovo presidente della Fondazione Giovanni Paolo II: Damiano Bettoni

Nato e residente a San Giovanni Valdarno, è stato nominato insieme al nuovo CDA della Fondazione, fondata da Mons. Luciano Giovannetti e da 18 anni impegnato in progetti di cooperazione internazionale dalla Terra Santa al Libano, dal Medio Oriente alla Giordani

bettoni

bettoni

Arezzo, 20 giugno 2025 – È valdarnese il nuovo presidente della Fondazione Giovanni Paolo II: Damiano Bettoni, nato e residente a San Giovanni Valdarno, è stato nominato insieme al nuovo CDA della Fondazione, fondata da Mons. Luciano Giovannetti e da 18 anni impegnato in progetti di cooperazione internazionale dalla Terra Santa al Libano, dal Medio Oriente alla Giordania, ma anche in Italia con l'accoglienza dei profughi e progetti per la disabilità.

La Fondazione Giovanni Paolo II è molto radicata nel Valdarno, con i progetti di accoglienza a Montevarchi tra Villa Pettini e Casa Mamre ed è anche socia di Qoelet, impresa sociale che promuove l'inclusione socioeconomica di persone in condizione di marginalità sociale, in particolare rifugiati e migranti.

Bettoni, già Segretario Generale delle Acli nazionali e Direttore Generale del Patronato Acli, nonché da sempre impegnato nel mondo del sociale e dell'associazionismo e con una lunga carriera nelle istituzioni. Tra i vari incarichi amministrativi ricoperti, è stato anche vicesindaco e assessore nella sua città San Giovanni Valdarno (2009-2014).

La componente valdarnese e aretina è predominante nel nuovo Consiglio di Amministrazione, per il quale son state scelte personalità del territorio dalla grande esperienza nei ruoli a loro assegnati.

Confermato come vicepresidente Mons. Rodolfo Cetoloni, nato anche lui in provincia di Arezzo a Bucine, vescovo emerito di Grosseto. Gli è stata affidata la delega al piano strategico. Consigliere con delega all'amministrazione e al patrimonio è Susanna Benucci, anche lei di San Giovanni Valdarno, con un'articolata esperienza professionale tra pubblico e privato anche in numerosi Comuni toscani (Scandicci, Pian di Scò, Arezzo e San Giovanni Valdarno).

Consigliere uscente del vecchio CDA e confermato nel nuovo è Piero Giunti, attuale sindaco di Reggello: a lui è stata affidata la delegata allo sviluppo dei rapporti della fondazione con altre realtà. Altro nuovo ingresso nel CDA è Marcello Ralli, a cui il presidente Bettoni assegna le deleghe alla segreteria e al rapporto con Odc e Odv. È stato prima assessore (1978-1983) poi sindaco (1983-2001) del Comune di Castiglion Fibocchi e ha lavorato come segretario comunale in vari Comuni della provincia di Arezzo tra cui Poppi, Terranuova Bracciolini, San Giovanni Valdarno, concludendo come Segretario Generale del Comune di Arezzo.

Resta saldamente nel CDA il referente della Fondazione Giovanni Paolo II in Terra Santa padre Ibrahim Faltas, francescano, vicario della Custodia di Terra Santa. Giuseppe (Pino) ​​Gulia, da oltre quarant'anni impegnato a livello internazionale alla promozione dei diritti umani, con particolare attenzione all'immigrazione, tratta di esseri umani e cooperazione, è il nuovo delegato all'accoglienza e alla progettazione.

Sono stati rinnovati anche gli organi di garanzia e controllo:

All'organo di controllo c'è Marina Montaldi, nome di rilievo nel terzo settore nonché Componente esperto del Consiglio Nazionale del Terzo Settore. Lorenzo Crocini è stato chiamato all'organo di vigilanza; la Pwc quale società di revisione.

Il nuovo CDA si è riunito ieri nella sede a Firenze della Fondazione Giovanni Paolo II. Collegato da remoto padre Faltas: l'attuale situazione in Terra Santa non gli ha permesso né fisicamente né per il suo impegno attivo sul territorio di lasciare Gerusalemme.

Il primo impegno pubblico dei membri del CDA e del nuovo presidente sarà il 28 giugno al Convento di Fiesole (FI) per la presentazione del bilancio sociale 2024 e per confrontarsi con dipendenti, collaboratori, amici, sostenitori e stakeholders sul futuro della Fondazione. Al nuovo CDA l'augurio di buon lavoro e al presidente uscente Andrea Bottinelli e ai suoi consiglieri il ringraziamento per l'ottimo lavoro svolto in questi 5 anni che ha permesso alla Fondazione di ottenere grandi risultati umanitari laddove è stato richiesto il suo aiuto.