REDAZIONE CRONACA

Il drone acquatico dell’Arpa dismesso dopo tre utilizzi, contestato danno da 200mila euro

Il drone era stato impiegato a livello “operativo” solamente in tre occasioni nel mese di gennaio 2016, per poi passare a semplice imbarcazione

Guardia di Finanza foto di repertorio

Perugia, 15 aprile 2020 - Duecentomila euro di danno erariale per il mancato utilizzo del drone acquatico “Galileo” da parte dell’Arpa Umbria. Sono quattro le persone segnalate dai finanzieri del Comando Provinciale di Perugia, su delega della Procura della Corte dei Conti.

Il drone, costituito da una imbarcazione di sei metri dotata di due motori elettrici indipendenti, era stato realizzato e progettato per il monitoraggio ambientale e per raccogliere dati scientifici nelle acque di laghi e fiumi.

“Galileo” aveva inoltre un radar e una sonda multi parametrica in grado di eseguire, in real team, l’analisi clinica delle acque e di conservare i campioni mantenendoli refrigerati. Insomma, un piccolo gioiello tecnologico che, stando agli accertamenti, nel 2019 è stato privato della strumentazione e trasformato in una semplice imbarcazione a due posti. 

Il drone era stato acquistato dall’Arpa nel 2013 e dopo aver effettuato alcune missioni (test), nel gennaio del 2016 sarebbe stato operativo solo in tre occasioni e “smantellato” dopo tre anni di inutilizzo per passare poi ad imbarcazione.