Elettra Gullè
Cronaca

"Io, prof contrario al green pass. Farò tutti i ricorsi possibili"

Un docente pratese ci racconta come intende affrontare il prossimo anno scolastico. "Inizierò coi tamponi, ma non posso certo spendere 2-300 euro al mese per questo"

Green pass

Prato, 24 agosto 2021 - “Il green pass? È discriminatorio. Vaccinarsi o meno deve rappresentare una libera scelta che non deve portare, per chi si astiene, a ‘punizioni’ da parte dello Stato in termini economici e di libertà sociale”. Riccardo, docente in un istituto comprensivo di Prato, fa parte di quella schiera di insegnanti che non accettano l’obbligo di certificazione verde per sedersi in cattedra.

Quali alternative ha?

“Utilizzerò tutte le possibilità di ricorso e di disobbedienza civile. Mi auguro che questo provvedimento, punitivo e, ribadisco, discriminatorio, venga emendato. È la stessa Unione Europea a sancire che non debbano esser fatte distinzioni tra chi opta per il vaccino e chi no. Quel che è certo è che la vaccinazione non sta abbassando la circolazione del virus”.

Il governo appare piuttosto fermo nel ribadire la necessità di green pass per i docenti. Lei è pronto a sottoporsi a continui tamponi per lavorare?

“All’inizio dovrò fare così perchè non vedo altra scelta. Ma non è accettabile che spenda 2-300 euro di tamponi ogni mese. Dovrei farne tre a settimana! La giusta via di mezzo sarebbe quella di dare ai docenti la possibilità di effettuare tamponi gratuitamente”.

Ipotesi quest’ultima subito scartata…. I tamponi non verranno fatti pagare solo a chi non può, per motivi di salute, sottoporsi a vaccino.

“Quindi, lo vede, siamo di fronte a un obbligo vaccinale mascherato. Non c’è più la libera scelta. Io, ripeto, all’inizio dell’anno scolastico farò i tamponi. Poi, vedrò dove mi porta la strada dei ricorsi. Io non accetto di partecipare a questa tombola dei vaccini. Visto che lo Stato mi offre la possibilità di scegliere, poi non mi può punire”.

Cosa risponde a chi ritiene che vaccinarsi sia un obbligo civile per chi, come lei, ricoprire delicati incarichi pubblici?

“Ripeto che questo non è un dovere civile ma una scelta individuale. Un dovere civile è qualcosa che sono tenuto a fare perchè ha una buona ricaduta sul prossimo. Invece, questo vaccino non blocca la diffusione del virus. Una persona vaccinata può tranquillamente portare il virus a scuola. Sa quale sarebbe una cosa intelligente da fare?”

Ce lo dica lei…

“Fare tamponi con regolarità a tutto il personale scolastico, vaccinato e non. In questo modo sì che potrebbe essere abbassata la circolazione del Covid”.