ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Disforia, guerra politica. “Battaglia elettorale sulla pelle dei bambini". Careggi invia dati a Aifa

E’ caos nell’assemblea toscana: il Pd boccia la mozione di Forza Italia. Ma lunedì la commissione sanità sarà dedicata al tema con l’audizione dell’assessore Bezzini e la dg di Careggi Matarrese. La rabbia di Giani

L'ospedale di Careggi

Firenze, 10 aprile 2024 – La polemica politica divampa nell’aula del consiglio regionale, a Palazzo del Pegaso, ma anche fuori, pur chiarito che il centro per la disforia/incongruità di genere di Careggi avrà un mese di tempo per formalizzare un progetto e tre mesi per realizzarlo in base ai rilievi fatti dagli ispettori e messi nero su bianco nella relazione di sette pagine del ministero della Salute, firmata dal direttore generale della programmazione sanitaria, Americo Cicchetti.

Tra le cose più importanti: la mancata trasmissione dei dati dei minori sottoposti a terapia con il farmaco blocca pubertà triptorelina all’Agenzia italiana del farmaco, senza i quali Aifa è impossibilitata a condurre un monitoraggio stretto degli assuntori del medicinale fuori dalle prescrizioni abituali.

Le sue indicazioni terapeutiche riguardano principalmente il tumore della prostata, della mammella e dell’utero. La Regione dopo la segnalazione di sabato scorso ha subito provveduto ad aggiornare il flusso dati.

Tra le criticità rilevate da superare la necessità di sottoporre i minori a psicoterapia con tempi più rapidi dalla presa in carico, con un numero maggiore di sedute. Il servizio nel quale dovrà esserci un neuropsichiatra dev’essere più strutturato con personale dedicato offrendo un percorso assistenziale specifico.

Ma la battaglia politica va ben oltre: sia dal centrodestra sia dal centrosinistra arrivano accuse di strumentalizzazione della vicenda.

Destinata ad avere una lunga coda polemica. Il 15 aprile è infatti in programma una seduta della commissione sanità in consiglio regionale interamente dedicata al tema con l’intervento presidente della commissione Enrico Sostegni (Pd). Ci saranno l’assessore alla sanità Simone Bezzini e la direttrice dell’azienda ospedaliero universitaria di Careggi, Daniela Matarrese.

Intanto il governatore toscano Eugenio Giani va all’attacco accusando di strumentalizzazione elettorale il senatore Gasparri – che aveva acceso i fatti sul centro con un’interrogazione parlamentare presentata a dicembre – su "un servizio di cui siamo contenti che in altre regioni non viene offerto e che ha fatto scattare una grande solidarietà da parte delle famiglie che ne usufruiscono".

Maurizio Gasparri, accusandolo di essere "arrogante e superficiale" aveva chiesto le scuse del presidente toscano e le dimissioni di Bezzini. Fratelli d’Italia, con il capogruppo Diego Petrucci il quale chiede, subito gelato da Giani, che il centro venga trasferito al Meyer e le dimissioni dei vertici di Careggi e del centro: "E’ una crociata ideologica fatta sulla pelle dei bambini", incalza.

Avvelenato Marco Stella, capogruppo di Forza Italia, al quale il Pd ha bocciato la mozione con procedura d’urgenza che chiedeva all’assessore Bezzini di illustrare la relazione: "Hanno paura di affrontare il tema cosa per noi prioritaria, dal momento che ci era stato detto che andava tutto bene e invece non era così"