
Prato, 5 agosto 2023 – Una storia di mezza estate a lieto fine grazie alla generosità di un quartiere e di un gruppo di imprenditori. E da ieri la vita di un disabile è migliorata. Nella frazione di Galciana a Prato, nel giugno scorso rubarono il triciclo elettrico a Paolo Pellegrini, 64 anni, che l’aveva parcheggiato e chiuso col lucchetto fuori dalle Poste. Un incubo lui, ex cuoco, che cammina con le stampelle e può spostarsi solo col triciclo. Un incubo doppio perché aveva perso il suo unico mezzo per muoversi ma gli erano rimaste da pagare le rate del finanziamento da 1600 euro, lui che prende una pensione di 700. La sua storia fu raccontata da La Nazione e così Galciana si è mobilitata: la Pro Loco ha promosso una raccolta fondi nei 30 negozi aperti il martedì sera, nelle ultime due settimane di luglio, e si sono attivate anche la parrocchia e la casa del popolo.
La «provvidenza» come la definisce don Luca Rosati, parroco della chiesa di San Pietro Apostolo a Galciana, è arrivata nel momento giusto. "Quando abbiamo letto la storia di Paolo che tutti conosciamo – racconta il sacerdote - ci siamo interrogati su come poter mettere insieme la somma e proprio mentre ne parlavamo mi arrivò la telefonata di un signore che disse di rappresentare un gruppo di imprenditori disponibili a sostenere la spesa per acquistare il triciclo. L’avrebbero fatto nel più totale anonimato. Per me quella fu, appunto, la provvidenza, il vero spirito caritatevole dell’uomo: oggi, seppur circondati da tanto male, siamo capaci di fare tante opere belle". E così ieri mattina don Luca ha accompagnato Pellegrini a ritirare il triciclo in un negozio a Prato.
“Questo triciclo elettrico – aggiunge don Luca – oltretutto non è stato neppure semplice da trovare e lo store si è impegnato per reperirlo. Tutti hanno fatto qualcosa e trovo veramente bello quando una comunità si adopera per il prossimo e nel prossimo che ha bisogno io vedo Gesù". La raccolta nei negozi di Galciana ha permesso invece di estinguere il debito del mezzo rubato, pari a circa 1300 euro. Così anche la Pro Loco gioisce: "Siamo soddisfatti e felici – spiega Ubaldo Mannini, il presidente – La Pro Loco è anche questo, esserci quando c’è bisogno".
E lui, Paolo Pellegrini come si sente adesso? Non immaginava che in poco tempo il suo problema sarebbe stato risolto. Adesso è finalmente libero di spostarsi anche per aiutare i suoi genitori, il babbo di 87 anni e la mamma di 85, con i quali vive. "Non posso che ringraziare tutti – dice – La Pro Loco mi ha seguito nella burocrazia per l’estinzione del debito, il parroco mi ha portato in quel bellissimo negozio di biciclette: finalmente posso uscire di casa in autonomia".