Sedie, tavolini all'aperto e dehors ordinari: Palazzo Vecchio al lavoro

L'assessore Giovanni Bettarini studia come ridisegnare lo spazio pubblico delle città

L'assessore al commercio e alle attività produttive Giovanni Bettarini

L'assessore al commercio e alle attività produttive Giovanni Bettarini

Firenze, 29 dicembre 2022 – Il 31 dicembre scade a Firenze la concessione straordinaria di suolo pubblico per sedie e tavolini all'aperto. Palazzo Vecchio è al lavoro per ridisegnare lo spazio pubblico delle città. Il lavoro è anche sui dehors ordinari, le cui concessioni sono in scadenza la prossima primavera.

“I dehors sono una parte importante del governo della città – ha spiegato l'assessore al commercio e alle attività produttive Giovanni Bettarini – perché disegnano un pezzo dello spazio urbano e in un certo senso lo arredano. Con il piano straordinario sono stati concessi maggiori spazi in un momento di grave emergenza nazionale ma adesso, anche se il governo ha prorogato la possibilità di utilizzare la procedura semplificata per le concessioni, noi pensiamo che sia giusto perseguire un’altra strada: vogliamo ripensare tutto l’utilizzo del suolo pubblico nella città”.

Sui dehors ordinari “dopo un confronto costruttivo con le categorie che ringrazio, abbiamo deciso di ridisegnare la mappa dell’uso del suolo pubblico. Per questo ora cominciamo a lavorare per un nuovo piano organico e ragionato insieme alle categorie economiche, agli operatori e alla soprintendenza. Vogliamo gestire al meglio lo spazio pubblico della città e renderla ancora più funzionale e più bella”.

Tra i commenti anche quello del presidente di Confartigianato Firenze Alessandro Sorani: “Condividiamo in pieno la scelta di ripensare lo spazio pubblico partendo dal pieno coinvolgimento dei corpi produttivi e soprattutto di tutti quegli artigiani e commercianti che sono una componente essenziale di Firenze, dal punto di vista economico, sociale e culturale – ha spiegato -. Confartigianato Firenze apprezza, inoltre, ogni politica pubblica fondata sull’ascolto, sul dialogo e sulla concertazione e, su queste basi, è pronta a contribuire. Dopo tanta ‘eccezionalità’ è bene anche tirare una linea e ripartire: ripartire insieme è la scelta più giusta”.

Niccolò Gramigni