Covid Umbria 18 marzo: 2.307 nuovi positivi. Ricoveri sopra la soglia di allerta

Questa settimana 9 regioni, tra cui l'Umbria con 179 ricoveri, sono oltre il 15% per l'occupazione dei reparti

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Perugia, 18 marzo 2022 - Leggermente in discesa oggi i nuovi casi di positività al coronavirus in Umbria. Il Bollettino della Regione riporta 2.307 positivi, contro i 2522 di ieri (dunque c'è una contrazione dell'8,5%). Ci sono due decessi, portando a 1772 i morti causati dalla pandemia dall'inizio ad oggi nella nostra regione.

Situazione ricoveri: 179 i malati di covid che sono dovuti ricorrere alle cure ospedaliere (ieri erano 186), stabili a tre i pazienti in terapia intensiva.  I cittadini in isolamento contumaciale sono attualmente 20.119 (19.129 ieri). 

Questa settimana 9 regioni sono sopra la soglia di allerta del 15% per l'occupazione dei reparti da parte di pazienti Covid. Sono: Abruzzo (19%); Basilicata (23,4%); Calabria (31,3%); Lazio (16,1%); Marche (16,4%); Puglia (18,8%); Sardegna (21%); Sicilia (23,3%); Umbria (27,6%). Nessuna Regione supera invece la soglia di allerta del 10% per l'occupazione delle terapie intensive. L'incidenza dei casi Covid supera il valore di 1000 per 100mila abitanti in 3 Regioni: Calabria (1079,3); Puglia (1060,2); Umbria (1588,4). Lo evidenzia, secondo quanto si apprende, la tabella sugli indicatori decisionali del monitoraggio settimanale.

"In 9 regioni su 21 aumentano i ricoveri negli ospedali e sale la percentuale di positivi ai test molecolari, che a livello nazionale è passata negli ultimi 14 giorni dal 9,5% al 15%". Lo indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'Piconè, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Il matematico osserva che "è interessante notare che l'inizio della crescita dei reparti ospedalieri in Calabria e Umbria è avvenuto circa 12 giorni fa, mentre nelle altre regioni circa 5-7 giorni fa. Questo - dice - fa ipotizzare che l'inizio di questa espansione in Italia sia avvenuto proprio in queste due regioni".