REDAZIONE CRONACA

Covid Italia 6 luglio: 907 nuovi casi e 24 morti

Nell'Unione europea - a fronte di 481,6 milioni di dosi consegnate - il 45% degli adulti è stato vaccinato integralmente

La campagna vaccinale prosegue

Roma, 6 luglio 2021 - Sono 907 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 480. Sono invece 24 le vittime in un giorno, mentre ieri erano state 31.

Tamponi

Sono intanto 192.424 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 74.649. Il tasso di positività è allo 0,47%, in leggero calo rispetto allo 0,6% di ieri.

Ricoveri e terapie intensive

Sono 187 i pazienti ricoverati per Covid in terapia intensiva in Italia, con un calo di 4 unità rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono 11 , mentre ieri erano stati 2. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 1.271, in calo di 66 unità rispetto a ieri

Unione Europea il 45% degli adulti è stato vaccinato integralmente

Nell'Unione europea - a fronte di 481,6 milioni di dosi consegnate - il 45% degli adulti è stato vaccinato integralmente, ormai una necessità stringente di fronte alla variante Delta del coronavirus. I dati sono stati messi su Twitter dalla portavoce della Commissione Ue Dana Spinant. In Italia - dove gli over 12 vaccinati totalmente sono quasi il 39%, percentuale che aumenta con l'età - si continua intanto a discutere ormai da settimane di una presunta carenza di vaccini a luglio, addotta dalle Regioni per giustificare rinvii e riduzioni degli appuntamenti, e così Francesco Figliuolo, commissario straordinario per il piano vaccinale, dovrebbe incontrare alcuni presidenti domani, secondo quanto trapela. La mancanza di fiale è stata sempre smentita con forza dal generale, che ha riconfermato gli obiettivi della campagna: immunità di gregge a settembre.

La campagna vaccinale in Italia

Riguardo alla campagna vaccinale italiana, nella giornata di ieri, 5 luglio, sono stati superati i 54 milioni di somministrazioni. Il ministro della Salute, Roberto Speranza torna sull'obbligo di vaccinazione per i sanitari da far rispettare, ma il problema principale restano i 2,5 milioni circa di over 60 da raggiungere, non si sa quanti dei quali rifiutino tout court di essere immunizzati (tra i 60 e i 69 anni poco più della metà ). Al quale si aggiunge quello degli adolescenti tra i 12 e i 16 anni da immunizzare per una ripresa delle lezioni a settembre diversa da quella dell'anno scorso. I numeri ad oggi parlano di oltre 34,8 milioni vaccinati con almeno una dose in Italia, oltre il 54,8% della popolazione. Percentuale che sale fino all'88,8% tra gli ultrasettantenni. I vaccinati completi sono quasi 21 milioni, come detto quasi il 39% degli italiani sopra i 12 anni. In questo quadro, con Delta che morde in Gran Bretagna almeno per numero di contagi e conquista spazio anche in Italia, alcuni governatori tornano a parlare di carenza delle dosi.

I dati del 5 luglio in Italia 

Intanto, i dati sulla pandemia continuano a essere incoraggianti. Ieri, 5 luglio, c'è stato un deciso calo dei contagi Covid in Italia, come ogni lunedì a causa del minore numero di tamponi (67mila meno rispetto a quelli processati domenica). L'indice di positività è salito allo 0,6% (+0,1%), anche se il trend sull'andamento dell'epidemia da Coronavirus appare costantemente in discesa, o quanto meno si sta stabilizzando ai minimi da diversi mesi a questa parte. Così come è in continuo calo la pressione sul sistema ospedaliero. Il ministro Roberto Speranza però avverte che "purtroppo la pandemia non è finita, i numeri ci segnalano anche in altre parti del mondo che nonostante una vaccinazione significativa il contagio puo esserci a causa di queste varianti, soprattutto la Delta". Per questo serve "grande prudenza perché questa battaglia non è ancora vinta, con l'insidia delle varianti dobbiamo fare i conti con la massima attenzione". 

Verso l'uscita dal tunnel

Intanto si va avanti verso l'uscita dal tunnel, ma con prudenza: la pandemia da Covid 19 rallenta, ma le varianti mettono una certa apprensione. Forse già prima di settembre la variante Delta in Italia sarà al 90% mentre serviranno, secondo gli esperti, ancora due settimane per capire un pò di più gli effetti sui contagi Covid-19. Al momento, l'Italia può godere di dati stabili che segnano certamente una nuova fase dell'epidemia, come ha sottolineato il ministro della Salute, Roberto Speranza, anche se, dice, la «guardia va tenuta alta» soprattutto riguardo alle varianti «che rendono la sfida più difficile». «I numeri con cui facciamo i conti ogni giorno sono significativi: avevamo quasi 30.000 persone nei nostri ospedali ora ne abbiamo meno di 1500 quindi meno 95%, avevamo 3800 persone in terapia intensiva ora ne abbiamo circa 220 quindi siamo anche in questo caso a meno 90% e anche il tasso del numero dei contagiati quotidiano è molto molto sceso», dice Speranza che è intervenuto alla presentazione a Roma della 'Costituzione eticà Federazione nazionale dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. «Ma è chiaro - aggiunge - che non è chiusa.