Corsa alla guida della Procura di Siena: escono di scena due nomi "big"

Dopo Roberto Rossi, che è andato ad Ancona, Sangermano nominato a capo del dipartimento minorile. Fra i candidati Andrea Boni, ora a Urbino. Anche l’attuale facente funzione Marini è in lizza

Antonio Sangermano

Antonio Sangermano

Siena, 26 gennaio 2023 - Nuovo procuratore della Repubblica di Siena, esce di scena un altro nome che i rumors davano fra quelli in corsa per prendere il posto di Salvatore Vitello, a Roma ormai dal novembre 2021. Antonio Sangermano, infatti, fiorentino, 57 anni, ha lasciato la guida della procura per i minori di Firenze che aveva dal 2017 per assumere il ruolo di capo dipartimento della giustizia minorile al ministero. Un incarico di prestigio per il magistrato che ha seguito personalmente alcune inchieste importanti nella nostra provincia che hanno visto protagonisti under 18, quali ’The Shoah party’ ma anche quella sulla baby gang al femminile e sulla chat usata dagli adolescenti senesi per vendere e acquistare droga. "Desidero rivolgere i miei più calorosi auguri di buon lavoro a Sangermano – è intervenuto il cardinale Augusto Paolo Lojudice – per il prestigioso incarico. Con lui in questi anni a Roma, Siena e ora a Montepulciano abbiamo condiviso un proficuo percorso per la tutela della promozione dei minori, soprattutto se fragili. Sono certo che ora potremo ancor più offrire il nostro contributo per allargare la rete delle buone pratiche e per costruire insieme un percorso che metta maggiormente al centro di ogni attenzione il minore e i suoi inalienabili diritti".

Prima di Sangermano era uscito di scena un altro candidato alla poltrona di Siena che in viale Franci era già stato, Roberto Rossi: da Arezzo è andato ad Ancona però come procuratore generale. Come si ricorderà, erano undici i magistrati che avevano fatto domanda. Fra questi l’attuale procuratore di Urbino Andrea Boni, che dopo essere stato sostituto a Montepulciano era poi venuto a Siena nello stesso ruolo finché non venne nominato capo dell’Ufficio di Urbino nel giugno 2016. Lasciano dunque la corsa due possibili competitor di valore per Boni. che può far valere il fatto di aver ricoperto un ruolo apicale per sei anni. Anche se ad ambire alla poltrona di Vitello sono anche altri due magistrati di vertice nuovi invece per la città: l’attuale procuratore di Aosta Paolo Fortuna e il suo collega di Vasto Giampiero Di Florio. Fra i candidati c’è poi Nicola Marini che, da quando Vitello è andato a Roma, come magistrato con maggiore anzianità ha retto l’Ufficio senese in qualità di facente funzione. Dunque ormai da circa 14 mesi. Un impegno gravoso, condotto continuando anche a seguire inchieste importanti come quella per la violenza di gruppo in una casa vicino a Piazza del Campo. Fra gli undici aspiranti all’incarico anche sostituti di appello.  Con la nomina ieri del vice presidente del Csm – si tratta dell’avvocato originario di Lucca Fabio Pinelli – inizierà l’iter che porterà prima alla proposta del nome e poi alla nomina. Serviranno probabilmente altri mesi. Non ci sarebbe da meravigliarsi se si arrivasse ad aprile-maggio.