Perugia, 28 giugno 2022 - Leonardo impasta il cacao con la farina. Farà dei biscotti come gli ha insegnato la nonna durante il lockdown. "Mi sono divertito molto. Un'esperienza curiosa". Anche Zoe è alle prese con i tagliolini. "Mi piace molto questa esperienza". Siamo nei laboratori dell'Università dei Sapori a conclusione del progetto pilota "Slurp Kids", ovvero la ristorazione a misura di bambino. " L'obiettivo - spiega il presidente della struttura Stefano Lupi - è di sviluppare nei più piccoli, attraverso un percorso di formazione, il gusto per una alimentazione sana e varia, prima di tutto a casa, ma anche al ristorante. L'iniziativa è ideato dalla startup innovativa Med in Eat, realizzato con Università dei Sapori, e patrocinato dal Comune di Todi, dove l’iniziativa è stata sperimentata, con il coinvolgimento delle scuole locali".
"L’Umbria - avverte Stefania Castaldo, amministratore delegato Med in Eat - è una delle regioni italiane con il più alto livello di obesità infantile. Un problema grave che si affronta partendo da una corretta educazione alimentare, che coinvolga bambini e genitori. Il periodo post pandemia, con i più giovani molto limitati nell'attività fisica e nella socialità, fa ragionevolmente ipotizzare un peggioramento della situazione". Todi, che aderisce dal 2019 al circuito delle città family friendly è stata il luogo di prima sperimentazione del progetto, in virtù del protocollo d'intesa siglato tra il Municipio e la start-up. Grazie al coinvolgimento delle scuole di primo grado, 22 bambini tra i 6 e gli 8 anni hanno svolto un percorso di educazione alimentare basato sulla “Carta dei diritti alimentari per la crescita” ideata da Med in Eat e ispirata alla dieta mediterranea, per diventare una sorta di piccoli critici gastronomici.
Il percorso si è concluso oggi all'Università dei Sapori: sotto la guida dello chef Daniele Guidantoni, 9 bambini e le loro mamme si sono cimentati nella realizzazione di un piatto originale, ideato secondo le regole della Carta: un cestino di tagliolini colorati (fatti durante la lezione), chiamato "Il nido di Dotto l'aquilotto", con pesto di zucchine e uova di quaglia sode. L'idea dell'aquilotto è riferita alla leggenda della nascita di Todi che nasce su una collina segnalata da un'aquila. Questo piatto sarà proposto in carta a tutti i ristoranti tuderti.
La cultura del cibo sano verrà diffusa anche nei ristoranti, che saranno i protagonisti del secondo step, in programma da settembre, con la realizzazione di un corso di formazione gratuito all’Università dei Sapori, per il personale di sala e cucina. Obiettivo: lezioni sull'accoglienza e l'intrattenimento dei bambini. L’idea, secondo il metodo Slurp Kids, è quella di creare all’interno dei locali una figura dedicata alla famiglia: il maître dei bambini. "I ristoranti - conlcude il presidente della Fipe Confcommercio Romano Cardinali - saranno inoltre invitati ad arricchire il proprio menu con alcuni piatti a misura di bambino, specificamente messi a punto da Università dei Sapori e Med in Eat. Bambini ben gestiti, coinvolti nelle scelte, che sappiano stare a tavola in modo corretto sono un valore aggiunto anche per i locali, perché non si annoiano, non disturbano gli altri commensali – evitando così che si arrivi al fenomeno dei ristoranti “no kids” - e soprattutto non sono indotti a passare tutto il tempo davanti allo schermo del cellulare".
"Vogliamo anche arrivare alla costituzione di un Comitato Tecnico Scientifico con sede all'Università dei Sapori, finalizzato alla ricerca e allo sviluppo di attività di formazione e divulgazione scientifica nelle aree della conoscenza e della diffusione della corretta alimentazione e cucina innovativa, e realizzare workshop ed eventi dedicati alla ristorazione family friendly - aggiunge Lupi -. I bambini sono il target più strategico su cui lavorare, dobbiamo trasferire loro il nostro patrimonio immenso in fatto di cultura alimentare ed evitare che i loro gusti siano viziati da cibo spazzatura, con tutti i danni per la salute che ne derivano".