Toscana, impennata coronavirus, 19 positivi. Rischio focolaio, scatta l'allerta

Si tratta di casi che ancora non risultano nei bollettini ufficiali

Un reparto attrezzato per il covid

Un reparto attrezzato per il covid

Firenze, 24 giugno 2020 - E’ arrivato il caldo e anche l’afa (che dovrebbe disturbare il virus) ma, forse inaspettatamente, e in un clima eccessivamente rilassato, se non euforico, da fine della ‘guerra’, è tornato a crescere il numero dei nuovi pazienti positivi al coronavirus.

Ieri i laboratori hanno rilevato la presenza di Rna virale nei test di 19 persone, tutte concentrate fra le province di Prato e Pistoia che, all’inizio dell’epidemia, aveva fatto rilevare il triste primato del numero di decessi in rapporto alla popolazione.

Un rialzo improvviso che ha subito fatto alzare la soglia di attenzione all’Asl Toscana centro. Un’allerta preventiva. Perché non si tratta di soggetti privi di sintomi come rilevati, in netta prevalenza, per gli sparuti casi registrati nelle settimane scorse. Al pronto soccorso di Pistoia ieri si sono presentate sette persone (non legate fra loro da frequentazioni né parentela), tutte con sintomi riconducibili all’infezione, tre addirittura con polmonite interstiziale bilaterale visibile all’ecografia, poi ricoverate in Malattie infettive.

Quattro casi anche in Valdinievole, invece questi debolmente positivi. E 8 a Prato: oltre a due donne in gravidanza, 3 visitati a domicilio dai team delle Unità speciali di continuità assistenziale, attivate dai medici di famiglia e altri 3 risultati positivi al test nel corso della preospedalizzazione.

Casi che ancora non risultano nei bollettini ufficiali dove il conteggio si ferma alla mezzanotte e che, si spera, potrebbero anche essere ‘derubricati’, in base alle nuove linee guida di classificazione disposte dalla delibera regionale approvata lunedì scorso dalla Regione su proposta dell’assessore al diritto alla Salute Stefania Saccardi.

I ‘debolmente positivi’, infatti, vengono considerati temporaneamente positivi, ovvero per 24 ore obbligati all’isolamento con i loro contatti stretti, ma se al riscontro del tampone diagnostico risultano negativi, l’obbligo decade e non vengono segnalati neppure come nuovi casi di coronavirus.

Dopo i positivi di ritorno, pazienti guariti dall’infezione che, nuovamente sottoposti a test, hanno manifestato tracce di Rna virale, ora ci sono i ‘debolmente positivi’. Anche se, purtroppo, si tornano a contare anche i casi di manifestazioni importanti. Che devono ricordare a tutti, anche a chi monitora, di non abbassare la guardia.